(Acs) Perugia, 17 luglio 2014 – “La prossima apertura del reparto di Residenza sanitaria assistenziale all'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino presenta da subito delle notevoli criticità”. È quanto dichiara il capogruppo regionale dell'Udc, Sandra Monacelli.
“Questa apertura – spiega Monacelli - ha inevitabili ripercussioni sull'Easp di Gualdo Tadino nel quale sono presenti dieci posti di Rsa in convenzione (a questo punto a serio rischio di copertura) e sulla stessa struttura sanitaria comprensoriale, che dovrà rinunciare a diversi posti-letto nei reparti di medicina e chirurgia in favore dei 14 posti di Rsa”.
“La direzione dell'Asl n. 1 – prosegue il capogruppo Udc - ha deciso che l'assistenza sanitaria verrà erogata dai medici di base, che a turno si dovranno recare nel nosocomio di Branca per eseguire le prestazioni. Questa scelta, in primo luogo, andrà a scapito della qualità del servizio offerto ai degenti, che non saranno seguiti da personale interno, ma da medici che si alterneranno continuamente. Inoltre caricheranno i medici di base di un ulteriore impegno lavorativo, e in questo caso a rimetterci saranno tutti i cittadini”.
“Infine – aggiunge Monacelli -, ma non per ordine di importanza, tale decisione, che doveva significare una risposta alla mancata presenza di una struttura di RSA nel territorio eugubino, anziché alzare il livello di offerta socio-sanitaria nella Fascia Appenninica finirà con il danneggiare un'altra struttura esistente da anni quale l'Easp di Gualdo Tadino, che aveva già 10 posti assegnati, rivelandosi dunque – conclude - anche controproducente sia sotto il profilo economico che organizzativo”. RED/dmb