ONCO-EMATOLOGIA A TERNI: “A QUANDO IL SERVIZIO COMPLETO DI RELATIVO AUTOTRAPIANTO?” - MONACELLI UDC INTERROGA LA GIUNTA SU TEMPI E IMPEGNI PER L'AVVIO DELLA SEDE AL PIANO TERRA DEL 'SANTA MARIA '

Sandra Monacelli, capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, con una interrogazione rivolta alla Giunta regionale chiede di conoscere tempie modi per il definitivo decollo del servizio di oncologia-ematologica dell'Ospedale di Terni, da collocare al primo pianodotandolo anche della prevista struttura di autotrapianto.

La Monacelli chiede anche come le Regione intende coprire le carenze di personale medico e paramedico, indispensabili al buon funzionamento del servizio.

Data:

21 Gen 2011 00:00

Tempo di lettura:

1 minuto, 18 secondi


(Acs) Perugia, 21 gennaio 2011 – La Giunta regionale chiarisca entro quali tempi verrà realizzata a Terni la struttura complessa di onco-ematologia, già prevista nel 2006 da un Protocollo di intesa sottoscritto due anni dopo fra Regione e Università degli studi di Perugia e per la quale, in un recente accordo con la presidente dell'esecutivo, si è arrivati ad ipotizzarne l'ubicazione definitiva al piano terra dell'Ospedale Santa Maria, prevedendovi la degenza, il day - hospital e la struttura di autotrapianto.

Lo chiede Sandra Monacelli capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, con una interrogazione che ripercorre il lungo iter del servizio, oggetto di due successive raccolte di firme di cittadini (12mila prima e 4.800 dopo) e della attività di un apposito Comitato, nato per favorire l'avvio della Struttura complessa di onco-ematologia e trapianto (Scoet), da tempo oggetto di una massiccia affluenza di pazienti, altrimenti costretti a recarsi a Perugia o fuori regione.

Dopo aver evidenziato che il servizio, da una collocazione provvisoria è stato successivamente spostato ad una sede definitiva, poi rivelatasi insufficiente, la Monacelli chiede anche notizie sulla dotazione organica per il pieno funzionamento della Scoet.

In particolare il capogruppo Udc domanda come la regione intenda organizzare le degenze oltre le 24 ore (oggi inadeguato) e reperire il personale medico e paramedico necessario a garantire un servizio molto delicato, in considerazione della situazione dei pazienti e dei loro familiari. GC/gc

Ultimo aggiornamento: 21/01/2011