“Non serviva una particolare lungimiranza per capire che sarebbe scoppiato il caos intorno ai tagli imposti dal dimensionamento della rete scolastica regionale”

Porzi (Misto): “Dirigenti scolastici, sindaci, genitori esponenti dei partiti di maggioranza che si sono precipitati a dire che c’è già il dietrofront, tutti in piena mobilitazione”

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18 Dic 2023 13:32

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(Acs) Perugia, 18 dicembre 2023 - “Dirigenti scolastici, Sindaci, genitori esponenti dei partiti di maggioranza che si sono precipitati a dire che c’è già il dietrofront, tutti in piena mobilitazione. Non serviva una particolare lungimiranza per capire che sarebbe scoppiato il caos intorno ai tagli imposti dal dimensionamento della rete scolastica regionale previsto dalla Legge nazionale 197/2022”, così il consigliere regionale Donatella Porzi (Gruppo misto) ricordando che “già a settembre avevo posto l’attenzione su questo tema, evidenziando che trattandosi di un processo delicatissimo, nel quale ci sono in ballo anche le ingenti risorse del Pnrr, non poteva essere calato dall’alto dalla Giunta regionale, cosa che sta puntualmente avvenendo, ma doveva essere frutto di una capillare attività di concertazione e dialogo con tutti i soggetti interessati portata avanti dall’Assemblea legislativa, dove siedono rappresentanti eletti dai cittadini e non persone nominate”.

“È questo, lo ribadisco – rimarca -, l’Organo al quale spetta il compito di occuparsi di atti di alta programmazione, mentre la Regione lo ha del tutto delegittimato relegandolo a mero strumento di ratifica, in una corsa in avanti che fa acqua da tutte le parti. Nove direzioni in meno entro il 2026/2027, di cui sei nel 2022/2025, quattro già definite e due da trovare. Dove? Non ci stupisce che archiviato il caso Marsciano e messo fine alla lotta tra Comune e Provincia di Terni scongiurando l’accorpamento Don Miliani – Istituto Comprensivo De Filis, la Regione si stia concentrando sulle ‘più lontane’, Assisi e Città di Castello, dove si sta scatenando una lotta molto pesante. Su Assisi – osserva Porzi - piovono proteste e raccolte firme già attivate sia dall’Istituto Alberghiero, con un documento del Collegio dei docenti votato all’unanimità nella sessione straordinaria del 15 dicembre, sia dall’Istituto Marco Polo – R. Bonghi al quale, nelle intenzioni della Regione, l’alberghiero dovrebbe essere accorpato ‘in modo del tutto inaspettato, poiché mai annunciato né discusso nelle precedenti riunioni di pari tematico’, si legge nel documento del collegio dei docenti nel quale tra le altre cose si chiede di ‘comprendere quali siano i criteri per decidere un accorpamento stante il fatto che altre scuole di altri territori con numeri inferiori da quelli dell’Istituto alberghiero non sono state interessate dall’operazione in parola’”.

“Stesso scenario a Città di Castello – continua Porzi -, dove il Liceo Plinio il Giovane sarebbe destinato ad essere accorpato all’Istituto Patrizi Baldelli Cavallotti. Il Liceo ha convocato per oggi un Consiglio docenti straordinario per affrontare la questione mentre il Sindaco annuncia una mobilitazione unitaria ed eventuali azioni legali da parte del Comune qualora la Regione non torni indietro nei suoi piani”.

“A proposito di criteri adottati per gli accorpamenti – sottolinea -, anche noi saremmo interessati a conoscerli, visto che le leggi non sono cambiate rispetto ad un passato nel quale il processo di accorpamento è sempre stato gestito con numerosi eventi partecipativi e che nell’estate scorsa sono state elaborate linee guida alle quali attenersi per nulla rispettate. L’unico risultato eclatante ottenuto – conclude Porzi - è stato quello di scatenare la lotta di tutti contro tutti. Forse si faceva prima a dire ‘facciamo come ci pare, senza sentire nessuno e penalizzando i comuni a noi più lontani….’”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 19/01/2024