“Nella Giornata Mondiale della Salute Mentale ribadiamo l’ impegno per tutte le persone che vivono una condizione di fragilità collegata al disagio psichico"
Nota di Michelini (PD) e Simonetti (M5S): “La salute mentale va considerata un diritto fondamentale della persona”
10 Ott 2025 14:32
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(Acs) Perugia, 10 ottobre 2025 - “La salute mentale va considerata un diritto fondamentale della persona, una questione che non riguarda solo i servizi socio-sanitari e gli specialisti del settore, ma che investe tutta la comunità e la convivenza sociale, chiamando a un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, in primo luogo della politica”, lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri regionali, Letizia Michelini (Pd) e Luca Simonetti (M5S).
“Dobbiamo assumerci la responsabilità della cura del disagio emotivo e psichico dei più giovani – osservano -, che non può che essere percepita in termini di prevenzione. In Italia, negli ultimi 10 anni, il numero di utenti dei servizi di neuropsichiatria infantile e adolescenziale (NPIA) è raddoppiato, coinvolgendo circa due milioni di bambini e ragazzi. Anche l'età di esordio delle malattie psichiatriche si sta abbassando: secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) il 50 per cento per cento dei disturbi psichici, in particolare depressione, ansia e disturbi comportamentali, esordisce prima dei 14 anni”.
Letizia Michelini tiene e sottolineare: che “congiuntamente al lavoro portato avanti dalla Giunta e dalla Presidente Proietti, e in collaborazione con il Presidente della Terza Commissione stiamo lavorando alla costituzione di un ‘Osservatorio Regionale sulla condizione della salute mentale dei giovani’, dando seguito agli impegni presi dalla Regione con la mozione che ho presentato lo scorso febbraio”. Per Luca Simonetti, “l’obiettivo è quello di istituire uno strumento che abbia capacità di analisi, studio, approfondimento e intervento su uno scenario in continuo cambiamento, ponendo le premesse per scelte di indirizzo che mettano la salute fisica, psicologica e mentale dell’infanzia e dell’adolescenza al centro delle politiche socio-sanitarie della Regione e dei singoli territori”.
Entrambi i consiglieri rimarcano l’importanza di “rafforzare con il lavoro dell’Osservatorio in modo più o meno diretto anche la rete dei servizi socio-sanitari presenti sul territorio, dei suoi strumenti di analisi e di intervento. Servizi oggi in grande sofferenza, dovendo provvedere a un range di problematiche riguardanti minori e giovani adulti sempre più ampie, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Servizi che, soprattutto, sono oggi caratterizzati da un elevato livello di frammentazione nei metodi, nei luoghi e nelle modalità di interazione, come anche dei suoi strumenti di analisi e di intervento. Ragionare quindi in termini di estensione dello spettro visuale dello strumento Osservatorio – concludono -, consapevoli di muoverci in contesti e tipologie di disagio sempre più complesse, che coinvolgono prese in carico articolate e necessitano di un approccio integrato degli interventi”. RED/as