(Acs) Perugia, 5 gennaio 2024 - “L’emendamento 1955 bis, approvato in sede di bilancio lo scorso 20 dicembre, su proposta della consigliera regionale della Lega Manuela Puletti, va a disciplinare, in maniera maldestra, una materia molto sensibile e complessa come quella dell’accesso dei veicoli a motore sulla sentieristica regionale. Pur non essendo pregiudizialmente contrari a fare chiarezza e semplificare la vita ai cittadini, rileviamo che si tratta di un atto che è stato approvato frettolosamente senza tenere debitamente conto degli effetti di una norma che non prevede risorse sufficienti e tempi adeguati per procedere alla tabellazione dei divieti di accesso alle strade secondarie della nostra regione”: lo scrivono in una nota congiunta i consiglieri di minoranza dell’Assemblea legislativa dell’Umbria (Meloni, Bettarelli, Bori, Paparelli, De Luca, Fora, Porzi, Bianconi).
“Ricordiamo inoltre - prosegue la nota dell’opposizione - che sull'emendamento Puletti le forze di minoranza si sono espresse per lo più con la non partecipazione al voto, al fine di ribadire il nostro disappunto per la mancata partecipazione con i soggetti pubblici e privati coinvolti, oltre perché le risorse messe a disposizione dalla Giunta Regionale, ovvero solo 10 mila euro, sono del tutto insufficienti a garantire la minima gestione degli accessi. Si tratta di un provvedimento che come è stato già ribadito dal consigliere Bettarelli in Aula, per le ricadute ambientali, gestionali, amministrative e turistiche, avrebbe meritato maggiore cura e attenzione, tanto più perché si tratta di un unicum a livello nazionale che rischia di snaturare anche l’immagine di una regione che è sempre stata attenta alla salvaguardia del territorio. Siamo dunque disponibili a rivalutare l’atto anche attraverso la definizione di un progetto di legge bipartisan che vada ben oltre la propaganda e che tenga in debita considerazione il grado di compatibilità ambientale e di fruibilità delle singole strade di accesso ai fondi boschivi, agricoli e ai pascoli, a partire da un processo di ricognizione e mappatura dettagliata delle stesse. Ciò che la Giunta Regionale e la sua maggioranza non hanno ben ponderato è che stiamo parlando di ciò che l’Umbria ha di più prezioso, ovvero, del suo paesaggio. Per questo auspichiamo che si possa realizzare quanto prima la necessaria partecipazione con tutti i soggetti istituzionali e associativi coinvolti”. RED/