MORTI SUL LAVORO: “UN MINUTO DI SILENZIO NON PUÒ ESSERE SUFFICIENTE” – PER MARIA ROSI (PDL) “MAGGIORE IMPEGNO PER PREVENZIONE E CONTRASTO DEL FENOMENO”

Per il consigliere regionale Maria Rosi (Pdl), occorre un più forte impegno da parte di tutte le istituzioni per attivare azioni più incisive volte a prevenire e contrastare il fenomeno delle morti bianche e garantire una sempre maggiore sicurezza del lavoro.

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23 Lug 2010 01:00

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(Acs) Perugia, 23 luglio 2010 - “E' importante commemorare chi è morto sul lavoro, come è stato fatto oggi in Consiglio regionale rispettando un minuto di silenzio, ma non si può pensare che sia sufficiente. E' arrivato il momento che la Giunta e l'intero Consiglio regionale si assumano la responsabilità davanti ai figli che hanno perso un padre, davanti a una madre che ha perso un figlio e una moglie che ha perso un marito, a chi rimane vittima di un incidente sul luogo di lavoro”. Lo afferma Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl, secondo cui “se le morti continuano da aumentare in Umbria, forse è arrivato il momento di analizzare quello che non funziona dell'attuale legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”. Secondo l'esponente del Popolo della libertà “non è sufficiente applicare solo i controlli nei luoghi di lavoro, ma è soprattutto importante promuovere la prevenzione, fino a farla diventare una consuetudine culturale e un incentivo per i datori di lavoro che la applicano. Non dobbiamo avere paura di studiare le nuove tecnologie e soprattutto di sperimentarle e metterle in uso”. Per Maria Rosi è quindi necessario “cercare un dialogo con le imprese per costruire insieme a loro un tessuto normativo che riduca a zero la casistica di morti sui luoghi di lavoro”. Sottolineando l’importanza di tutelare sempre la vita, Rosi fa sapere di aver presentato una interrogazione alla Giunta regionale nella quale chiede “quali sono i provvedimenti che l’Esecutivo intende adottare rispetto all'aumento delle morti bianche”.  L’esponente del Pdl manifesta anche il suo impegno a presentare, “al più presto”, una apposita proposta di legge.  “Sarebbe una vergogna – conclude - pensare che un minuto di silenzio sia sufficiente per ripagare i familiari delle vittime della perdita subita”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 23/07/2010