MORTE OPERAIO GALLERIA UMBRIA-MARCHE: “NON ESISTE NEL NOSTRO PAESE E IN UMBRIA UNA VERA CULTURA DELLA SICUREZZA. OCCORRE UN PROGETTO ORGANICO CHE PARTA DALLE SCUOLE” – NOTA DI SMACCHI (PD)
17 Dic 2010 00:00
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(Acs) Perugia, 17 dicembre 2010 - "Nonostante le statistiche ed i proclami di alcuni ministri, quantomeno poco accorti, ci troviamo per l’ennesima volta a dover pagare un prezzo altissimo sul versante delle cosiddette ‘morti bianche’”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (PD) che esprime la propria vicinanza ai familiari dell’operaio morto stamani nel cantiere della SS 77 Val di Chienti e sottolinea come questo tragico evento ripropone “con drammatica attualità” a tutta la comunità regionale il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Anche se in questi anni molto si è fatto – aggiunge Smacchi - è altrettanto inconfutabile che non esiste ancora nel nostro paese e nella nostra regione una appropriata cultura della sicurezza. Il tutto aggravato da uno stato di crisi che spinge spesso le imprese ad aggiudicarsi commesse ed appalti con eccessivi ribassi, a discapito del pieno rispetto delle norme di prevenzione e protezione. Quando accadono questi tristi episodi – sottolinea - si assiste ad una levata di scudi da parte di tanti soggetti, salvo poi tornare alla più triste delle normalità il giorno dopo”.
Smacchi insiste poi sulla necessità di operare “uno sforzo straordinario: investire tempo e risorse per un grande progetto culturale che parta dalla scuola primaria fino ad arrivare all’università, passando per il coinvolgimento delle associazioni di categoria e dei cittadini tutti. In questo contesto è chiaro che le istituzioni, Regione compresa – aggiunge -, devono svolgere accuratamente il loro ruolo e la loro funzione di indirizzo normativo, e adoperarsi per una decisa applicazione della parte repressiva. Non si può certo pensare di invertire questa triste tendenza dall’oggi al domani – conclude Smacchi - ma abbiamo l’obbligo di mettere il tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro tra le priorità perché altrimenti, in assenza di un progetto organico, ci si ritroverà ad intervenire sempre dopo drammatici eventi come quello di oggi”. RED/tb
