(Acs) Perugia, 18 agosto 2010 - “Alfredo non stava risparmiando energie nel portare avanti nel migliore dei modi anche il suo ultimo incarico, quello di guida dell'Accademia di Belle Arti di Perugia. L'arte era da sempre una sua passione e all'antica istituzione della città era riuscito fin da subito ad infondere quel piglio dirigenziale necessario a scuoterla dopo anni di difficoltà”. Così il capogruppo regionale del Partito Democratico, Renato Locchi ricorda Alfredo De Poi. “Del resto – aggiunge - questo era il suo stile: sobrio; colto, generoso, con la capacità di andare al fondo dei problemi, senza mai scadere nel semplicismo e senza mai perdersi nel chiacchiericcio disinformato e vuoto delle polemiche artificiose. La sua voce e l'esempio del suo impegno, attraversato ed animato da passione intellettuale e civile, faranno sentire la sua mancanza nel panorama politico, culturale ed imprenditoriale dell'Umbria”. Nell’esprimere la sua vicinanza alla moglie Chiara e ai figli, Locchi ricorda anche di aver avuto, con De Poi, “frequentazioni mai interrotte fin dalla parallela militanza giovanile nei partiti della Dc e del Pci. Più avanti – continua il capogruppo Pd - i rapporti continuarono sul piano istituzionale, con lui presidente della Camera di Commercio di Perugia ed io nella veste di vicesindaco della città prima e sindaco poi”. RED/as
MORTE ALFREDO DE POI: “UOMO DI GRANDE CAPACITÀ E GENEROSITÀ: UN UMBRO DI SPESSORE DI CUI SI SENTIRÀ LA MANCANZA” – NOTA DI LOCCHI (PD)
Data:
18 Ago 2010 01:00
Tempo di lettura:
0 minuti, 56 secondi
Tag per ACS
