MONITORAGGIO E VIGILANZA: AUDIZIONI CON ADISU, CEDRAV, ISUC, SVILUPPUMBRIA E WEBRED – I LAVORI DEL COMITATO

Il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'Amministrazione regionale, presieduto da Maria Rosi, ha ascoltato presidenti e amministratori di Adisu, Cedrav, Isuc, Sviluppumbria e Webred. Durante la seduta, che conclude il ciclo di audizioni avviato dal Comitato, è stato fatto il punto sull'attività svolta dai vari soggetti, con particolare riferimento alle competenze e alle materie di intervento diretto della Regione.

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11 Feb 2014 00:00

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(Acs) Perugia, 11 febbraio 2014 - Presidenti e amministratori di Adisu, Cedrav, Isuc, Sviluppumbria e Webred sono stati ascoltati dal Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'Amministrazione regionale. L'organismo presieduto da Maria Rosi ha convocato in audizione l'amministratore unico dell'Agenzia regionale per il diritto allo studio, presidente e direttore del Centro per la documentazione e ricerca antropologica in Valnerina, i vertici dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea, della Società regionale per lo sviluppo economico dell'Umbria e della società Web regional development. Durante la seduta è stato fatto il punto sull'attività svolta dai vari soggetti, con particolare riferimento alle competenze e alle materie di intervento diretto della Regione: in alcuni casi è stato già programmato un sopralluogo nelle sedi di agenzie e istituti per verificare direttamente i servizi e le attività svolte.

GLI INTERVENTI
Maurizio Oliviero (Amministratore unico Adisu): “SERVIZI DI QUALITÀ COME PUNTO DI ECCELLENZA CHE ATTRAE ISCRIZIONI DI STUDENTI FUORISEDE – L'Umbria è una delle pochissime Regioni a garantire i servizi (mense, alloggi, sostegni) al 100 per cento degli aventi diritto, contro una media nazionale del 56 per cento. Nel 2014 l'Adisu, grazie alla riorganizzazione e all'incremento dei fondi nazionali riconosciuto come premialità, avrà 1,5 milioni in più dallo Stato e 'costerà' 3,5 milioni in meno dalla Regione. Il nostro ufficio legale collabora con Agenzia delle entrate e Guardia di finanza: controlliamo tutte le domande degli studenti (la legge prevede un campione obbligatorio del 5 per cento) e questo ha ridotto gli errori più o meno involontari nelle dichiarazioni di redditi e patrimoni. Il problema restano gli studenti extra comunitari, per i quali è quasi impossibile accertare la situazione patrimoniale in patria. Circa 4 mila studenti fuorisede, che hanno rendimenti medio alti, possono contare su una borsa di studio del 100 per cento, che ci garantisce di attrarre nelle nostre facoltà studenti meritevoli. Abbiamo investito molto nella ristrutturazione delle residenze universitarie e ne apriremo una a Terni. Servirebbe una organizzazione dei corsi e dei servizi che coprisse anche le esigenze degli studenti umbri. L'Agenzia avrebbe bisogno di altro personale regionale (dei 5 dirigenti previsti ora ne abbiamo 1) e di uscire dalla convenzione con le ex Comunità montane, in modo da poter gestire in modo più moderno e adeguato il servizio di portierato e sicurezza nei collegi”.

Pietro Bellini, Fulvio Porena (presidente e direttore Cedrav): “SIAMO LA SENTINELLA DELLE TRADIZIONI DELL'UMBRIA, DELLE NOSTRE RADICI” - “Il Centro per la documentazione e la ricerca antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra ha l'obiettivo di raccogliere documentazione ed effettuare ricerche su aspetti delle culture locali, con particolare attenzione alle manifestazioni popolari. La sfida più impegnativa che stiamo affrontando oggi, nonostante le difficoltà dovute al calo dei contributi regionali, è quella dell'Ecomuseo. Si tratta di un museo diffuso, articolato in centri di visita intitolati ad alcune parole chiave e in percorsi tematici che ricalcano itinerari storici. Centri e percorsi sono luoghi della memoria che forniscono i codici di accesso al territorio, promuovendone e favorendone la conoscenza, attraverso una lettura integrata dei diversi aspetti ambientali, culturali, artistici, produttivi e sociali. Seguiamo manifestazioni popolari durante il ciclo dell'anno, con particolare attenzione a tradizioni quasi dimenticate come quelle del maggio, la rinascita primaverile che coinvolge anche il simbolo scelto dall'Umbria: la festa dei Ceri. Senza dimenticare, tra gli altri progetti, 'Umbria tradizioni in cammino' che, travalicando i confini della Valnerina, coinvolge l'intera regione analizzando la musica popolare”.

Mario Tosti, Alberto Sorbini, Rosalba Iannucci (presidente, responsabile, dirigente Isuc): “EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLA STORIA – L'Isuc fa parte della rete dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia ed è anche agenzia di formazione per gli insegnanti. L'attività del 2014 sarà concentrata soprattutto sul progetto per il 70° della Liberazione. In particolare ci sarà una mostra itinerante, tra Perugia, Terni e altri comuni della regione. Inoltre è previsto un convegno interregionale sulla Resistenza nell'Appennino umbro marchigiano. Altre tematiche come la Giornata della memoria (27 gennaio) e il Giorno del ricordo (10 febbraio) sono aspetti centrali soprattutto per il coinvolgimento delle scuole, non solo dell'Umbria. Dal 2013 l'Istituto ha aperto una sede anche a Terni a Palazzo Gazzoli, con attività che si concentrano in particolar modo sulla storia dell'Umbria meridionale. E le prime attività hanno avuto un'ottima risposta da parte della cittadinanza. Questa azione sta facendo dell'Isuc un punto di riferimento non solo per istituzioni e entri locali, ma anche per i cittadini anche grazie ai 12mila volumi della biblioteca e ad una fototeca molto importante, entrambe a disposizione del pubblico. E il grande successo del Dizionario on line sulla Resistenza, dimostra l'interesse suscitato anche a livello europeo”.

Mauro Agostini, Gabrio Renzacci (direttore e presidente Sviluppumbria): “NEI PROSSIMI MESI POSSONO ENTRARE IN CIRCOLO OLTRE 20 MILIONI DI EURO PER LE IMPRESE UMBRE – Grazie al fondo di ingegneria finanziaria che prevede 12 milioni di euro per start up e per progetti più strutturati, sarà possibile mettere in circolo investimenti per oltre 20 milioni di euro per le imprese dell'Umbria. A fine mese, infatti, usciranno tre bandi relativi a microcredito, Fondo per gli Investimenti della cooperazione e rifinanziamento della legge 'n.12 del 95', a cui si va ad aggiungere il fondo di ingegneria finanziaria. In questo periodo abbiamo dato forti segnali di discontinuità con il passato, concentrandoci sulla rivisitazione totale della struttura interna e sullo stato finanziario ed economico di Sviluppumbria. Abbiamo puntato molto sulla trasparenza e sulla capacità di interagire con il territorio. Con l'entrata di 'Umbria Innovazione' in Sviluppumbria siamo in grado di fornire servizi aggiuntivi alle imprese così da avere sempre di più un approccio a tutto tondo verso le aziende del territorio”. Altro grande impegno di Sviluppumbria è quello della valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione. Tema al quale è stato deciso di dedicare a breve una riunione specifica della Commissione.

Maurizio Biondi, Mario Conte (presidente e amministratore delegato Webred): “OGNI GIORNO 16 MILA UTENTI SI CONNETTONO A NOSTRO SISTEMA. PROSEGUE IL PROCESSO DI RIORDINO - Il consiglio di amministrazione di Webred scade il prossimo aprile. Lasciamo un azienda sana che ha avuto molti problemi in passato. Oggi Webred è uno dei modelli di riferimento nazionale non solo per il controllo della spesa ma anche per la gestione del Cup. Questi sono i nostri punti cardine ai quali si vanno ad aggiungere i progetti per i comuni. Webred è gestore del centro unico di servizi e il suo ruolo è centrale in questo processo di ridisegno dell'Ict regionale. Entro giugno ci sarà la progettazione e poi si partirà concretamente con questo processo di convergenza. Già oggi sono 16mila gli utenti che giornalmente si collegano al sistema gestito da Webred. Un sistema complesso e di grandi proporzioni che produce e fattura 11 milioni di euro l'anno, con valori di attività che vanno dai 6,5 milioni per la sanità, ai 3,5 per l'amministrazione regionale e un milione per quella dei Comuni. L'equilibrio di bilancio, legato anche ai contratti bloccati al 2005, porta alla riduzione dei costi per la formazione. Un problema soprattutto per il futuro visto che puntiamo ad un nuovo processo di sviluppo con l'Agenda digitale italiana”. DBM/MP

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Ultimo aggiornamento: 11/02/2014