(Acs) Perugia, 1 luglio 2010 – “Pur evidenziando tutti i limiti che la manovra finanziaria governativa possiede, a partire dall'eccesso di sacrifici scaricati sulle Regioni senza l'avere prioritariamente tagliato la spesa improduttiva dei ministeri, c'è da registrare che, almeno in queste ore, qualche effetto positivo, almeno a parole, lo stia ottenendo”. Lo afferma il consigliere regionale Sandra Monacelli (Udc), la quale si riferisce alle parole dell’assessore regionale alla Sanità Vincenzo Riommi che “nell'ammettere l'esistenza di sprechi anche nella sanità umbra ha anticipato – secondo Monacelli - un atteso piano di interventi consistente nella eliminazione delle diseconomie rappresentate dall'eccessivo utilizzo di personale amministrativo, in luogo di quello sanitario, nelle ASL e negli ospedali”.
“Aspettiamo con ansia – aggiunge - che dalla sburocratizzazione dell'elefantiaco apparato pubblico si passi dalle parole ai fatti, perché l'Umbria, come l'Italia, non può più vivere al di sopra delle proprie possibilità. Non è più sufficiente – conclude - inchiodare la sanità umbra sul versante esclusivo dei conti in regola, ma occorre prevedere una riorganizzazione coraggiosa, volta a liberare risorse da destinare a nuovi servizi e più adeguate assistenze”. RED/pg