(Acs) Perugia, 13 maggio 2010 – “La petizione che sta portando avanti l’associazione ‘Maggio Eugubino' è utile a riportare alla giusta attenzione la questione delle manifestazioni storiche. I Ceri di Gubbio sono ben altra cosa dalle rievocazioni nate nella seconda metà del Novecento, per questo mi impegnerò per modificare i contenuti della legge regionale sulle manifestazioni storiche, dando alla nostra festa la dimensione che merita”.
È quanto scrive, in una nota, il consigliere del partito democratico, Andrea Smacchi in occasione dell’approssimarsi della Festa dei Ceri, intervenendo sulla vicenda della legge regionale sulle manifestazioni storiche (l.r. n. 16/2009), rispetto alla quale l’associazione Maggio Eugubino sta raccogliendo le firme per una petizione finalizzata all'abrogazione dell’articolo 3 della suddetta normativa e per una piena attuazione della l.r. n.17/92, denunciando una non “distinzione tra rievocazioni e tradizioni”.
“Come dimostra la scelta di adottarli, stilizzati, quale emblema della Regione – spiega Smacchi – i Ceri di Gubbio hanno una loro specificità, data dall’unicità e dall’antica tradizione che incarnano. Tradizione che, come sottolinea la stessa associazione Maggio Eugubino, ‘rappresenta l’insieme dei valori e la loro espressione che ogni generazione, dopo aver appreso, conservato, anche modificato, trasmette alle generazioni successive’. La stessa presidente Marini recentemente in visita a Gubbio – conclude Smacchi – si è detta disponibile a rivedere l’articolo 3 della sopracitata legge, al fine di valorizzare al meglio un evento che risale al XII secolo e che immutato accompagna la vita della città di Gubbio e la memoria collettiva dei suoi cittadini”. RED/as