(Acs) Perugia, 26 luglio 2012 - “Il maxisequestro operato a Foligno dalla Guardia di Finanza, che per la prima volta ha applicato in Umbria la legge Rognoni - La Torre e il conseguente articolo 416 bis, se da un lato ribadisce la fiducia negli organi di controllo, dall'altro certifica la presenza di ingenti capitali illeciti provenienti dai traffici mafiosi nel nostro tessuto economico e imprenditoriale”. La Commissione regionale Antimafia, presieduta da Paolo Brutti e composta dai consiglieri Gianluca Cirignoni (vicepresidente), Maria Rosi, Andrea Smacchi e Damiano Stufara, ha voluto rilasciare una dichiarazione al termine dell'ultima seduta prima della pausa estiva.
“E' sempre più evidente - insiste la Commissione - che l'insidia principale e più diffusa per l'Umbria riguarda il riciclaggio di denaro illecito, un problema che la crisi economica ingigantisce e che richiede una presenza fisica di tutte le istituzioni e della società civile intorno agli operatori più esposti. Questo è anche uno dei principali obiettivi che la Commissione si prefigge e al quale lavora quotidianamente”. RED/PG