Legge di stabilità 2026 e Bilancio 2026-2028 della Regione Umbria

L’assessore Bori ha illustrato i due atti nella Prima commissione consiliare

Data:

10 Dic 2025 14:49

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(Acs) Perugia, 10 dicembre 2025 – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Francesco Filipponi, si è riunita questa mattina a Palazzo Cesaroni per ascoltare l’illustrazione da parte dell’assessore Tommaso Bori di due atti predisposti dalla Giunta: “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2026-2028 della Regione Umbria (Legge di stabilità regionale 2026)” e “Bilancio di previsione della Regione Umbria 2026-2028”. La Prima commissione tornerà a riunirsi lunedì 15 dicembre per continuare l’esame degli atti.  

Illustrandoli ai commissari, l’assessore Bori ha ricordato come Legge di stabilità e Bilancio di previsione sono atti che traducono in tattica le strategie contenute nel Defr. La manovra per il prossimo triennio è stata predisposta tenendo conto del contesto finanziario di riferimento, con la riforma della governance europea per cui il Governo si è impegnato con il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, che introduce nuovi vincoli di finanza pubblica per gli enti territoriali per garantire il controllo dell’evoluzione della spesa primaria netta. Il nuovo contributo di finanza pubblica ha un effetto pluriennale, riducendo in misura consistente una parte della spesa corrente dell’anno relativa alle altre funzioni proprie delle regioni diverse dalla Sanità. Solo in presenza di un avanzo sarà possibile utilizzarle, dall’anno successivo, per realizzare investimenti. Nell’incertezza di questo quadro, la Regione ha già adeguato nel bilancio di previsione 2026-2028 gli stanziamenti per il contributo alla finanza pubblica, che per l’Umbria è aumentato di 402mila euro per ciascuno degli anni 2026-2028 rispetto a quanto già previsto nel bilancio regionale 2025-2027, arrivando quindi a 1,2 milioni di euro nel triennio, e di 628mila euro per il 2029. Le norme attualmente in discussione a livello nazionale, ha sottolineato l’Assessore, hanno un notevole impatto sul bilancio regionale. Per questo la manovra di bilancio regionale è improntata a criteri di prudenza nella programmazione delle risorse e al contenimento delle spese correnti.

Per Bori la principale criticità emersa è la drastica riduzione da parte del Governo del FONDO TRASPORTI per il concorso dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale. Dal 2026, con i nuovi criteri di riparto, per la Regione Umbria si è reso necessario destinare prioritariamente circa il 75% delle risorse disponibili per la manovra di bilancio alla copertura del finanziamento dei servizi di Tpl in essere. Nello schema di riparto in discussione nella Conferenza delle Regioni, la percentuale di riparto dell’Umbria si ridurrebbe dal 2.03% al 1,88%, con un calo di circa 10 milioni di euro. Il fabbisogno del settore per la Regione Umbria è sempre stato superiore al finanziamento assicurato dal Fondo nazionale, richiedendo l’integrazione di stanziamenti aggiuntivi con risorse regionali che dal 2026 si incrementano notevolmente con un forte impatto sul bilancio autonomo della Regione. Dal 2020 al 2024 il contributo strutturale aggiuntivo al Tpl regionale è stato di circa 25 milioni di euro. Nel triennio 2026-2028, tenuto conto anche dell’aumento dei costi e dell’adeguamento dei corrispettivi dei servizi al tasso di inflazione, le risorse regionali stanziate nel Bilancio, ad integrazione del Fondo Trasporti, aumentano progressivamente fino a circa 42 milioni nel 2028.

Con la manovra di bilancio viene garantito il sostegno alla SANITÀ regionale raddoppiando, rispetto al passato, le risorse regionali aggiuntive destinate al finanziamento di livelli di prestazione superiori ai Lea, che fino al 2025 è stato di un milione di euro. Nella Legge di stabilità regionale 2026 il finanziamento aggiuntivo all’anno per gli extra Lea è di 2 milioni di euro. Viene inoltre garantito il cofinanziamento regionale al progetto per l’implementazione del Registro Tumori e al progetto di installazione di un sistema di videosorveglianza nelle strutture sociosanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità per circa 82mila euro. Per gli interventi nel sociale, di contrasto alla povertà e sostegno dei più deboli, viene rifinanziato il contributo alle famiglie numerose con uno stanziamento di 540mila euro nel triennio e viene incrementato di 300mila euro lo stanziamento per il finanziamento degli interventi a favore dei soggetti a rischio di esclusione sociale. Sono stati rifinanziati anche gli interventi volti alla valorizzazione dell’invecchiamento attivo con uno stanziamento di 450mila euro nel triennio. 120Mila euro nel triennio vanno al rifinanziamento del sostegno a favore di soggetti a rischio usura, per il superamento della crisi di sovra indebitamento. L’efficacia di tale intervento è assicurata dalla collaborazione con la Fondazione Antiusura: per sostenere le sue attività per il triennio 2026-2028 è stato incrementato a 200mila euro il contributo ordinario annuale regionale.

In continuità con gli interventi già finanziati con la manovra di assestamento 2025 per la PROMOZIONE E LO SVILUPPO DEL TERRITORIO REGIONALE attraverso attrattori culturali e turistici, per il 2026 vengono stanziati 2,5 milioni di euro per la celebrazione dell'ottavo centenario della morte di San Francesco. Viene inoltre incrementato anche per l’esercizio 2026 il contributo ordinario regionale ad Umbria Jazz, che nella scorsa edizione ha attirato un livello di flussi turistici internazionale superiore a tutte le precedenti edizioni. Nelle more dell’approvazione del nuovo Testo unico sulla cultura, è stato incrementato di 250mila euro stanziamento del 2026 per la partecipazione al Salone del libro di Torino in qualità di Regione ospite, cosa mai successa prima. Tale opportunità consentirà di promuovere il territorio regionale e le imprese editoriali umbre nell’ambito di un evento di risonanza internazionale.

Con questa manovra viene potenziato il finanziamento per lo sviluppo degli interventi per l’AGENDA DIGITALE con un importante incremento delle risorse stanziate nel triennio di circa 2,8 milioni di euro. Si tratta di interventi necessari per la creazione di un sistema digitale diffuso a supporto della crescita del territorio regionale.

La Giunta regionale intende rilanciare gli INVESTIMENTI nel territorio regionale attraverso la programmazione di un piano di interventi diretti e indiretti volti a favorire la crescita e lo sviluppo nella fase di conclusione del Pnrr e del venir meno, dal 2027, delle risorse statali. Il bilancio dello Stato per il 2026 ha previsto l’estinzione anticipata delle anticipazioni di liquidità stipulate dalle Regioni con lo Stato consentendo di poter utilizzare le risorse accantonate dal 2025 al 2029 quale contributo agli obiettivi di finanza pubblica, per la realizzazione di investimenti anche indiretti nell’esercizio successivo. La Regione Umbria potrà pertanto realizzare nel triennio 2026-2028 investimenti per circa 37 milioni. Le spese di investimento prevedono inoltre, 410mila euro per i collegi e le residenze universitarie; l’acquisto dell’immobile situato in via Cortonese, sotto la sede del Broletto e già in uso tramite affitto dalla Regione, per un valore massimo di cento mila euro; il cofinanziamento del 5% degli interventi di edilizia sanitaria per 7 milioni di euro. In tema di personale la Legge di stabilità estende la disciplina del welfare integrativo anche al personale dell’Assemblea legislativa che potrà autonomamente individuare la gestione del fondo stanziato nel proprio bilancio.

L’assessore ha anche rimarcato il ruolo dei FONDI EUROPEI, se non altro per la mole di risorse che verranno impegnate e che andranno a incidere sull’economia regionale per oltre 300 milioni di euro, grazie al cofinanziamento dei programmi comunitari Fse+, il fondo sociale europeo, e il Feasr, il Fondo per lo sviluppo rurale. Con la manovra 2025-2027 la Regione Umbria è riuscita ad assicurare 58 milioni di euro aggiuntivi rispetto alle precedenti: risorse concrete che avranno effetti positivi sull’economia regionale. DMB/

Ultimo aggiornamento: 10/12/2025