LAVORI D'AULA (4): PRESA D'ATTO DEL RAPPORTO DELLA CONSIGLIERA DI PARITÀ REGIONALE SU 2014-2015 – “FUNZIONE DEPOTENZIATA. OSSERVATORIO SUL MOBBING ORGANISMO INDISPENSABILE”

L'Assemblea legislativa, nella seduta odierna ha preso atto del rapporto sull'attività della consigliera di parità (Cdp) negli anni 2014-2015, illustrato da Attilio Solinas (PD-presidente della Terza Commissione). Evidenziata mancanza di strumenti e risorse, depotenziamento della funzione, persistenza di situazioni di discriminazione nel mondo del lavoro soprattutto nel periodo di maternità. Rilevata l'esigenza di dare vita all'Osservatorio  regionale sul mobbing previsto dalla legge “18/2005”. 

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31 Gen 2017 17:30

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(Acs) Perugia, 31 gennaio 2017 – L'Assemblea legislativa ha preso atto nella seduta odierna del rapporto sull'attività della consigliera di parità (Cdp) negli anni 2014-2015, illustrato da Attilio Solinas (PD-presidente della Terza Commissione). Evidenziata mancanza di strumenti e risorse, depotenziamento della funzione, persistenza di situazioni di discriminazione nel mondo del lavoro soprattutto nel periodo di maternità. Rilevata l'esigenza di dare vita all'Osservatorio  regionale sul mobbing previsto dalla legge “18/2005”. Solinas ha ricordato che, su quanto emerso dal rapporto, illustrato in audizione dalla consigliera regionale Elena Tiracorrendo lo scorso 22 giugno, ha predisposto una proposta di risoluzione poi approvata in Aula, “che tiene conto delle indicazioni ricevute, in particolare della mancata istituzione dell'Osservatorio sul mobbing, individuato dall'Assemblea legislativa come organismo indispensabile per la realizzazione dei fini istituzionali dell'amministrazione”. 

“La Terza Commissione – ha ricordato Solinas - ha recepito le indicazioni della Consigliera di parità regionale, che ha rimarcato la mancanza di risorse e di strumenti per il pieno svolgimento delle funzioni assegnate dalla legge, come pure un depotenziamento di fatto della figura della Consigliera di parità, conseguente al decreto legislativo '151/2015' che ha modificato il ruolo delle Cdp e le modalità di finanziamento degli uffici. È stato inoltre evidenziato che un punto debole della situazione relativa alla parità di genere continua ad essere quello rappresentato dalle discriminazioni nel mondo del lavoro, soprattutto nel periodo di maternità. Richiamata inoltre l'attenzione sull'esigenza di una maggiore integrazione della Consigliera di parità con l'attività complessiva degli organi regionali, e lamentata la mancata attivazione dell'Osservatorio sul mobbing previsto dalla legge regionale '18/2005'. 

“Per quanto riguarda il quadro finanziario – ha proseguito Solinas - nel 2014 sono stati previsti 330mila 791 euro dal Fondo nazionale (erano 2milioni 173mila nel 2010), 7milioni 775 dal Fondo regionale (38.186 nel 2010); 3mila 110,13 euro come dotazione dal fondo per la consigliera regionale (15mila 274,59 nel 2010) e 90 euro mensili lordi come indennità per la consigliera regionale effettiva (erano 500 nel 2010), la metà, invece, per la consigliera supplente. Come si evince, nel tempo si è assistito a una drastica riduzione delle risorse a disposizione della consigliera di parità, fino a giungere, nel 2015, a una situazione ancora più critica, con risorse nazionali riservate solamente alla consigliera nazionale e consigliere territoriali a carico di regioni e Province, con la Conferenza Stato-Regioni che dovrà provvedere in merito. Il dato di fondo è che, come riferisce la Consigliera, in assenza di risorse adeguate non è possibile svolgere l'attività istituzionale di competenza e soprattutto la costituzione in giudizio a tutela dell'attività antidiscriminatoria. Per la consigliera di parità, perdurando questa situazione si rischia di svilire il tema del diritto alle pari opportunità tra uomo e donna, al contrasto a comportamenti discriminatori legati alla gravidanza o al congedo di maternità, alle molestie sessuali e mobbing”. PG/

Ultimo aggiornamento: 02/02/2017