(Acs) Perugia, 9 dicembre 2014 – La proposta di legge concernente il riconoscimento della Sensibilità chimica multipla (Mcs) quale patologia rara, di iniziativa dei consiglieri De Sio, Lignani Marchesani e Zaffini (FDI), è stata rinviata in Commissione Sanità, con l'impegno della presidente Marini ad essere presente per approfondire il tema, essendo tale proposta giunta in Aula per scadenza termini, senza voto nella commissione competente.
La presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha detto che il tema della Sensibilità chimica multipla è “ben noto alla Giunta e alle aziende sanitarie, ma la proposta dovrà essere discussa in Commissione perché necessita di coperture finanziarie ed inoltre va approfondito l'aspetto della sua individuazione come malattia rara. Ad oggi, pur condividendone le finalità – ha detto – il disegno di legge così come formulato non potrebbe che ottenere parere negativo, se non altro per l'esclusione dalla normativa nazionale di questa come patologia rara. Altre Regioni – ha ricordato Marini – hanno dovuto sospendere le azioni già intraprese”.
Il primo firmatario dell'atto, Alfredo De Sio, ha ricordato che il disegno di legge “ha atteso a lungo segnali da parte della Giunta che però non sono arrivati. Quindi, essendo a fine legislatura, si ravvisa la necessità di dare una risposta ai malati di questa patologia gravissima”.
L'Aula ha approvato all'unanimità, per alzata di mano, il rinvio in Commissione. Il presidente dell'Assemblea legislativa, Eros Brega, ha stabilito che l'atto debba concludere il suo iter entro il 30 gennaio, prima di tornare in Aula per l'approvazione definitiva.
La Sensibilità chimica multipla (Mcs) è una sindrome acquisita immuno-tossico-infiammatoria di intolleranza a sostanze chimiche multiple, non correlate fra loro, caratterizzata da andamento cronico, disattivazione enzimatica dei processi di detossificazione. In altre parole, i malati non hanno gli enzimi capaci di smaltire tossine, quindi non possono nemmeno curarsi con i medicinali dell'industria farmaceutica e sono costretti ad evitare qualsiasi esalazione tossica: dagli insetticidi ai pesticidi, disinfettanti, anestetici, farmaci allopatici, detersivi, profumi, deodoranti, creme, vernici, solventi, colle, carta stampata e inchiostri, toner, scarichi di auto e stufe, fumi di barbecue, qualsiasi prodotto e materiale plastico di derivazione petrolchimica. Sono un pericolo perfino stoffe e abiti nuovi e diventa problematico anche avvicinare i propri familiari tanto che, chi se lo può permettere, sceglie di vivere lontano dal contesto urbano per evitare pericoli. PG/