LAVORI D'AULA (2): LEGGE DI STABILITÀ E BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE UMBRIA 2017-2019 – LE RELAZIONI DI MAGGIORANZA, SMACCHI (PD) E DI MINORANZA CARBONARI (M5S) E MANCINI (LN)
L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha iniziato l'esame della Legge di stabilità regionale 2017 e del Bilancio di previsione della Regione Umbria 2017-2019 con le relazioni di Smacchi (Pd) per la maggioranza e di Carbonari (M5S) e Mancini (Ln) per la minoranza. Subito dopo questi interventi l'Aula, su richiesta della presidente Donatella Porzi, ha osservato un minuto di silenzio per le vittime degli attentati terroristici di Berlino e di Ankara
20 Dic 2016 13:30
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(Acs) Perugia, 20 dicembre 2016 – L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha iniziato l'esame della Legge di stabilità regionale 2017 e del Bilancio di previsione della Regione Umbria 2017-2019 con le relazioni di Smacchi (Pd) per la maggioranza e di Carbonari (M5S) e Mancini (Ln) per la minoranza. Subito dopo questi interventi l'Aula, su richiesta della presidente Donatella Porzi, ha osservato un minuto di silenzio per le vittime degli attentati terroristici di Berlino e di Ankara.
ANDREA SMACCHI (PD - relazione di maggioranza): “QUESTA MANOVRA EVIDENZIA LA SOLIDITÀ E LA TENUTA DEL BILANCIO DELLA REGIONE UMBRIA. Il quadro economico e finanziario è particolarmente complesso e condizionato dagli interventi statali di contenimento dei costi e dalla crisi. Per questo è motivo di orgoglio essere riusciti a garantire il rispetto di vincoli sempre più stringenti di finanza pubblica senza incidere su cittadini e qualità dei servizi. Ora però occorre cambiare marcia, rilanciare il nostro sistema produttivo, mettere in campo politiche per i giovani e il lavoro, ripensare nuovi modelli di welfare, assumendo un ruolo da protagonista nel cambiamento, nel saper dare nuove risposte in uno scenario sociale mutato. Fondamentale sarà mettere a leva tutte le risorse di cui disponiamo, a partire dai fondi europei il cui pieno utilizzo resta la leva più importante per lo sviluppo dei nostri territori. Con la passata programmazione c'è stato un effetto moltiplicatore di 7/10 volte le somme pubbliche investite. Importante è sostituire lo strumento dei bandi con quello delle misure a sportello più semplici ed accessibili, per favorire e sostenere tutte quelle pmi in difficoltà. È necessario ricominciare a programmare il nostro futuro, con coraggio, compiendo scelte strategiche per rimettere in moto la nostra Regione. Il Governo e la Regione sono impegnati, in maniera continua per attutire al massimo i disagi delle popolazioni umbre terremotate, e per far sì che la vita in quei territori possa continuare e ripartire. Il 2017 sarà un anno importante per l'avvio della ricostruzione e per la tenuta del sistema economico e sociale. Gli effetti del sisma non riguardano solo i comuni del cratere. In tutta l'Umbria ci chiedono provvedimenti tempestivi ed efficaci per far ripartire un'economia turistica, artigianale e commerciale in profonda apnea. Da qui la giusta scelta fatta dalla Giunta di rilanciare il brand 'Umbria Cuore verde d’Italia' e l’offerta turistica con una campagna di comunicazione non solo per il Natale ma anche per la primavera e l'estate a cui sono destinati, per il biennio, un milione e mezzo di euro. Siamo convinti che la nostra Regione ha basi solide da cui ripartire. La manovra di bilancio 2017-2019 per la prima volta viene presentata prima dell'inizio dell’esercizio finanziario. Il concorso delle Regioni alla manovra di riduzione del debito pubblico prevede tagli alla spesa per 10,3 miliardi nel 2017. L'impatto per l'Umbria, in termini di saldo netto è stimato in circa 52 milioni. Le proposte avanzate dalle Regioni al Governo puntano ad una riduzione dell'impatto diretto di queste manovre in quanto, anche se non incidono nella costruzione corrente del bilancio, comportano la rinuncia ad una parte di programmazione con effetti su investimenti, capacità di mutuo e di indebitamento. C'è poi la questione dell’utilizzo dell’avanzo vincolato che per l'Umbria è, ad oggi, di 330 milioni che se disponibili permetterebbero alla Regione di poter effettuare investimenti mirati fondamentali per la ripresa del nostro sistema economico”.
MARIA GRAZIA CARBONARI (M5S): “QUESTO BILANCIO DI PREVISIONE PREANNUNCIA UN ULTERIORE TRIENNIO DI TAGLI DA SERVIZI FONDAMENTALI. Effetto di precise scelte politiche che sacrificano solo alcune voci senza toccarne altre, con tagli notevoli ad alcuni servizi. Penso agli interventi per la disabilità che nel 2017 hanno uno stanziamento di 3,1 milioni, mentre nel 2016 avevano già 4,3 milioni, con un taglio di 800mila euro. Ma c'è stato anche un taglio della metà per gli anziani. Questa progressiva riduzione inesorabile dei servizi si ripercuote nella vita quotidiana dei cittadini. E il prossimo anno è da tenere in considerazione il forte impatto che avrà il sisma. Si potrebbe fare di più nell'edilizia pubblica. I dati complessivi mostrano un quadro fosco che la politica ha dovere di affrontare, senza girare la testa e ignorare coloro che sono rimasti indietro non per loro colpa. Il bilancio è pieno di misure con belle etichette che in realtà sono solo azioni di marketing, spot pubblicitari. Ad esempio il Sia che è una piccola elemosina di 3 euro al giorno. Oggi è fondamentale spendere al meglio le poche risorse che ci sono, evitando sprechi. Abbiamo presentato emendamenti di giustizia sociale e stimolo per l'economia. Uno per l'istituzione di due commissari alla spending review regionali, professionisti indipendenti, selezionati esclusivamente sulla base del merito, la cui funzione dovrebbe essere quella di individuare fonti di spreco e proporre soluzioni per risparmiare senza sacrificare la quantità e la qualità dei servizi. Commissari che non peseranno sul bilancio regionale dato che il loro compenso verrebbe finanziato con una piccolissima percentuale delle indennità dei consiglieri dei membri della Giunta. Gli altri emendamenti hanno lo scopo di aumentare gli stanziamenti per gli invalidi, e di creare un nuovo sistema di sostegno alle piccole e medie imprese umbre. Servono misure per attrarre forze imprenditoriali che ci aiutano ad abbattere percentuali insostenibili di disoccupazione. Questo darebbe un segnale di speranza per guardare al futuro con ottimismo”.
MANCINI: “L'ECONOMIA UMBRA HA DATI DISASTROSI E QUESTO BILANCIO NON FA NULLA PER INVERTIRE LA TENDENZA. Anzi, attua politiche che andranno ad acuire la deriva negativa che stiamo vivendo. Come diceva Montanelli 'la sinistra ama talmente i poveri che ogni volta che va al potere ne aumenta il numero'. Sia al governo regionale che nazionale state centrando tutti gli obiettivi negativi. Ad esempio la disoccupazione giovanile è troppo alta ma si mettono in campo procedure troppo burocratiche che non producono nessun posto di lavoro concreto. Le famiglie sono in grave difficoltà, aumenta il rischio di povertà e emarginazione sociale: in Umbria raddoppiano in un anno passando dal 5 al 10 per cento, segnando un incremento record a livello nazionale. Inoltre l’Istat certifica che i disoccupati aumenteranno del 4,2 per cento, 30mila umbri lavorano con i voucher, e c'è un boom dei pasti per i poveri. Il bilancio prevede riduzioni dei trasferimenti statali da 104 milioni per il 2017 a 72 per il 2019: in tre anni c'è una perdita complessiva del 46 per cento. Questa situazione è senza dubbio un pesante vincolo per la Giunta. Per il 2017 la sanità sarà in equilibrio, con uno stanziamento di 1miliardo 635 milioni e una spesa pro capite di 1840 euro. La nostra sanità produce ombre, con profonde discrasie per quanto riguarda le liste di attesa e una disomogenea collocazione di servizi. Le spese di investimento subiranno una forte contrazione di quasi il 50 per cento, a fronte di una contrazione molto minore della spesa corrente, che passa da 2miliardi 29 milioni per il 2017 a 2miliardi 11 milioni per il 2019, con una riduzione solo dell’1 per cento. Sono state appesantite troppo le strutture, che incidono nel bilancio per 430milioni. I tagli sono nettissimi sul trasporto pubblico locale; gli interventi per le manutenzioni ordinarie e straordinarie scendono da 193 milioni nel 2016 a 106 del 2019, con una perdita complessiva di circa 80milioni. Lo sviluppo economico e la competitività delle imprese vede una riduzione di 53milioni. Pesante poi la formazione del disavanzo di amministrazione, pari a 193milioni che la Giunta chiede di coprire con la stipula di un mutuo che ingesserà completamente i prossimi bilanci. Altra cosa interessante è il carico fiscale per ogni cittadino: 2033 euro”.
SCHEDA I NUMERI DEL BILANCIO
La manovra 2017 ammonta a 2miliardi 608milioni di euro, di cui un miliardo 651milioni per la tutela della salute; oltre 430milioni per servizi istituzionali, generali e di gestione; per trasporti e mobilità 119milioni; per agricoltura e politiche agroalimentari circa 68milioni; 67 milioni di euro per il debito pubblico; per territorio e ambiente 46 milioni; oltre 39milioni per lo sviluppo economico; 32milioni per lavoro e formazione; oltre 30milioni per il soccorso civile; 28milioni per fondi e accantonamenti; istruzione e diritto alla studio oltre 19milioni; assetto del territorio e edilizia abitativa oltre 16milioni; oltre 15milioni per le politiche sociale e famiglia; beni e attività culturali oltre 12milioni; 10milioni relazioni con altre autorità territoriali e locali; per il turismo oltre 5milioni; oltre 4milioni per l'energia; per le relazioni internazionali 990mila euro; politiche giovanili quasi 320mila euro; ordine pubblico e sicurezza 263mila euro; oltre 10milioni per le anticipazioni finanziarie.
LA FILOSOFIA DEL BILANCIO
Per le entrate i punti cardine della manovra sono: il mantenimento dell’equilibrio di bilancio e l'invarianza della pressione fiscale e si confermano inoltre le agevolazioni degli anni passati. Per le previsioni di spesa: ulteriore efficientamento della macchina regionale; ulteriore razionalizzazione, accorpamento e ottimizzazione della spesa di funzionamento delle Agenzie e Enti Regionali. L'equilibrio della spesa sanitaria regionale è mantenuta ai livelli del 2016. DMB/