LAVORI D'AULA (1): SOSTEGNI PER GLI ALLEVAMENTI COLPITI DALLA BLUE TONGUE (LINGUA BLU) – APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA MODIFICA ALLA LEGGE '20/2003'. PER IL 2014 STANZIATI 58MILA EURO

L'Assemblea di Palazzo Cesaroni ha approvato all'unanimità la modifica alla legge regionale '20/2003' che introduce indennizzi in favore degli allevatori danneggiati dall'epidemia di febbre catarrale degli ovini scoppiata nell'agosto 2014. Previsto un primo stanziamento di 58mila 500 euro, per l'anno in corso, relativo a morte dei capi, smaltimento delle carcasse, aborti degli animali e riduzione della produzione di latte.

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18 Nov 2014 00:00

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(Acs) Perugia, 18 novembre 2014 – L'Assemblea legislativa ha approvato oggi all'unanimità la proposta di legge sui sostegni agli allevatori colpiti dalla malattia blue tongue (lingua blu). Il provvedimento rappresenta l'unificazione di due iniziative legislative: una a firma Chiacchieroni, Barberini (Pd), Nevi (FI) e De Sio (FdI) e l'altra dell'Esecutivo di Palazzo Donini. Previsti indennizzi (58mila 500 euro per il 2014) a favore degli allevatori per i danni subiti esclusivamente per morte dei capi e conseguente smaltimento di carcasse anche nella fase di insorgenza della malattia, a decorrere dal 22 agosto 2014.

Il relatore unico della legge, Gianfranco Chiacchieroni, ha illustrato l'atto spiegando che “l’obiettivo della modifica alla legge regionale è di contenere i danni subiti dagli allevamenti colpiti da questa insidiosa malattia nota come lingua blu (febbre catarrale degli ovini). Si tratta di interventi a favore delle aziende e agricole che hanno allevamenti zootecnici di ovini, caprini, bovini e bufalini per concedere indennizzi per gli eventuali danni subiti in conseguenza dell’insorgenza della malattia che colpisce i ruminanti nonché per i danni conseguenti alla vaccinazione obbligatoria disposta nell’ambito di piani vaccinali previsti dalla autorità statali e regionali. La malattia si trasmette solamente attraverso punture di moscerini e il tasso di mortalità degli animali colpiti non è in genere elevatissimo, può variare dal 5 al 10 per cento. Il virus, non trasmissibile all'uomo, solitamente blocca la produzione di latte nell’animale. Il primo focolaio della blue tongue in Umbria si è verificato nell’agosto scorso in un’azienda di ovini della provincia di Terni, successivamente altri numerosi casi clinici si sono verificati sia in allevamenti ovini che bovini localizzati prevalentemente nella provincia di Terni, ma hanno poi interessato anche la provincia di Perugia. La Regione Umbria interviene con una proposta di legge che prevede indennizzi alle aziende colpite a parziale risarcimento del danno subito nel caso in cui l’insorgenza della malattia abbia causato la morte dei capi (con la conseguente necessità di smaltire le carcasse), aborti dei capi a seguito della vaccinazione obbligatoria, mancata movimentazione dei capi per il blocco veterinario, riduzione della natalità e della produzione di latte”. MP/

Ultimo aggiornamento: 18/11/2014