LAVORI D'AULA (1): APPROVATO A MAGGIORANZA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018 DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA – ASTENSIONE DI CENTRODESTRA E CIVICHE. VOTO CONTRARIO M5S

L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato a maggioranza il proprio bilancio di previsione 2016/2018. Per l'anno 2016 esso ammonta a 19,2 milioni di euro (erano 22,6 milioni nel 2010), che proverranno dai trasferimenti operati dalla Giunta regionale, dai contributi dell'Autorità nazionale per le comunicazioni, dagli interessi attivi sui conti correnti e dai rimborsi per il personale comandato presso altre amministrazioni pubbliche.

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07 Apr 2016 12:00

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(Acs) Perugia, 7 aprile 2016 - L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato questa mattina, con 13 sì (Pd, Ser), 2 no (M5S) e 6 astenuti (Ricci presidente, FdI, FI, Lega nord) il proprio bilancio di previsione 2016/2018.

Illustrando il documento, il vicepresidente Marco Vinicio Guasticchi (Pd) sottolineato che “il bilancio di previsione dell'Assemblea di Palazzo Cesaroni è trasparente ed analitico, improntato alla massima sobrietà, con un margine di discrezionalità nell'allocazione delle risorse decisamente scarso. L'Ufficio di presidenza ha individuato come obiettivo la riduzione e qualificazione della spesa, aumentando al tempo stesso l'efficacia dell'azione amministrativa e monitorando costantemente il rispetto dei limiti di spesa imposto dalle normative nazionali”. 

“Il bilancio dell'Assemblea legislativa dell'Umbria – ha spiegato - per l'anno 2016 ammonta a 19,2 milioni di euro (erano 22,6 milioni nel 2010), che proverranno dai trasferimenti operati dalla Giunta regionale (ridotti di oltre 1milione di euro rispetto al 2015), dai contributi dell'Autorità nazionale per le comunicazioni, dagli interessi attivi sui conti correnti e dai rimborsi per il personale comandato presso altre amministrazioni pubbliche. A cui si aggiungono circa 730mila euro di fondi liberi derivanti dall'avanzo di gestione del 2015. Per quanto concerne le spese, esse riguardano in gran parte gli organi istituzionali (9,97 milioni di euro per indennità, fondo di previdenza per il pagamento dei vitalizi, contributi ai gruppi consiliari, patrocini, eventi, Corecom, trasferimenti a Isuc, Centro studi giuridici e Consiglio autonomie locali), funzionamento e manutenzione (1,3 milioni), il personale (6,7 milioni)”.

 

GLI INTERVENTI

MARIA GRAZIA CARBONARI (M5S) ha rilevato che “i consiglieri regionali dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio, Questa Assemblea è ridotta ad organo di ratifica, ciò per colpa dei consiglieri che consentono alla presidente della Giunta di prendere decisioni poi automaticamente accolte per disciplina di partito. Il bilancio preventivo arriva in Aula con un forte ritardo, visto che dovrebbe essere approvato prima dell'inizio dell'anno. Ci sono molti spazi di miglioramento per risparmiare risorse a beneficio dei servizi per ii cittadini. In Umbria la voce 'organi istituzionali' assorbe una quota notevolmente maggiore rispetto a quanto avviene in Regioni simili. L'abolizione dei vitalizi riguarderà solo i nuovi, dato che i consiglieri che hanno approvato la riforma non hanno toccato i propri benefici. L'onere per il pagamento dei vitalizi ricadrà dunque, per circa 4 milioni di euro all'anno, sul bilancio regionale e sulle tasche dei cittadini. Fondi che potrebbero essere utilizzati per far ripartire la nostra economia. Si tratta di un privilegio ingiustificato, individuato come un 'diritto acquisito' che invece non viene riconosciuto ad altri, come agli esodati e alle vittime della riforma Fornero. Proporremo l'istituzione di un addetto alla spending review nell'ambito dell'Amministrazione regionale, così come avviene nelle imprese e in alcuni altri Enti. Ci sarebbero spazi per ridurre le spese, ad esempio evitando di stampare atti inutili che poi vengono gettati dopo il passaggio in Commissione. Quest'anno è prevista poi una ulteriore spesa per gli spazi da prendere in affitto, che invece andrebbero razionalizzati. Ci siamo concentrati poi sul Consiglio delle autonomie locali, che si limita a sfornare delle lettere fotocopiate con su scritto 'prendiamo atto senza avanzare pareri', che ci costano 146mila euro. L'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea assorbe 130mila euro, in gran parte per collaborazioni esterne, che dovrebbero essere stipulate solo in presenza di comprovate professionalità. Ci sono poi forme di welfare occulto con ex sindaci e amministratori collocati in società partecipate, i cui conti andrebbero analizzati con attenzione”.

VALERIO MANCINI (Lega nord-vicepresidente Assemblea): “Ci asterremo per motivi tecnici sul bilancio dell'Assemblea legislativa. Siamo critici sulla scelta di nominare un segretario generale dall'esterno, che porterà ad un aumento della spesa. La soppressione delle Province ha reciso il rapporto tra cittadini e istituzioni intermedie. L'Assemblea legislativa rappresenta ora un ruolo di interlocutore molto importante e la riduzione da 30 a 20 impone ai consiglieri una rappresentanza molto più attiva sui territori. È necessario inoltre stabilire rapporti costanti di collaborazione e confronto con il Governo nazionale e con le Regioni vicine. All'interno delle Commissioni consiliari servono figure tecniche di sostegno ai consiglieri, anche per l'analisi puntuale delle spese della Giunta. Propongo al presidente Andrea Smacchi di istituire in Prima commissione una seduta mensile fissa di studio e valutazione sulle spese della Regione, avvalendosi del direttore di area della Giunta. Dei 19 milioni di euro del bilancio dell'Assemblea, il 51 per cento è per gli organi istituzionali, ma le indennità di carica per consiglieri e assessori ammontano a poco più di 3 milioni. Mentre il ripiano del fondo di previdenza per i vitalizi costa ogni anno 4milioni. Le persone che lavorano nei gruppi svolgono poi un ruolo importante e quindi devono essere pagati. Si potrebbe comprimere la cifra che spetta ad ogni gruppo consiliare per usare quei fondi per creare figure di supporto all'Assemblea in grado di relazionarsi anche con le istituzioni europee. Non possiamo affidarci sempre alla discriminante dei costi, ma dobbiamo guardare al risultato per la Regione e per l'Umbria”.

EROS BREGA (Partito democratico): “Il dibattito che si sta sviluppando è veramente imbarazzante. Al di là di ogni provenienza politica, stiamo parlando del nostro ruolo di consiglieri regionali, di rappresentanti dei cittadini. Questo dibattito sta sminuendo il nostro ruolo. Il bilancio dell'Assemblea legislativa è legato al nostro stesso ruolo politico”.

CLAUDIO RICCI (Ricci presidente): “la discussione dovrebbe mirare a come migliorare l'Assemblea legislativa nella tutela del valore di organo istituzionale autonomo che rappresenta ogni espressione, di ogni ambito, della nostra regione. Il bilancio è stato definito in modo tecnico ottimale: non sono stati contratti mutui o indebitamento e non sono in essere strumenti finanziari o derivati. Dobbiamo invece dare seguito alla riflessione emersa in Commissione, cioè come determinare risparmio guardando gli aspetti legati alla questione riguardante demanio e patrimonio. Se invitiamo la Giunta regionale a risparmiare sulla spesa corrente, è nostro dovere farlo anche per l'Assemblea”.

ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “Colgo con pienezza lo spunto lanciato da Brega. Per una piena consapevolezza del ruolo bisogna partire da atti di trasparenza. Oggi, alla luce dei fatti appresi dalla stampa circa 'Umbria mobilità' e missione in Cina ci aspettavamo, dalla presidente, comunicazioni in merito. Su queste indagini in corso ci aspettiamo un atto di trasparenza. Su questo atto il nostro voto sarà contrario”.

 

DICHIARAZIONI DI VOTO

ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “C'è stato qualche passo in avanti rispetto al passato, ma deriva dalla diminuzione del numero dei consiglieri regionali. Bisogna controllare la spesa legata ad uscite incongrue come i 380 mila euro spesi per le fotocopie, in considerazione anche che i gruppi politici se le pagano. C'è la necessità di prevedere un commissario per una vera spending review”.

VALERIO MANCINI (Lega Nord): “Se oggi, in Aula, ci sono 20 consiglieri è perché i 30 di prima hanno deciso di ridurre il numero, puntando ad una politica di risparmio. In politica è giusto essere critici, ma non distruttivi. Il nostro sarà un voto di astensione”.

GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Partito democratico): “Con questa legislatura siamo arrivati a sostenere una impalcatura di rappresentanza istituzionale che diminuisce fortemente la spesa, e non solo per quanto attiene all'Assemblea legislativa, ma anche alla Giunta che da 8 è passata a 5 assessori. Oltre a questi tagli, per una questione di rappresentanza, è difficile andare. Nell'ambito del contenimento dei costi o della ridefinizione dei ruoli, caso mai, dobbiamo valutare se sia giusto mantenere tre livelli legislativi: regionale, nazionale, europeo, ma questa è un'altra discussione. Oggi siamo chiamati a garantire la massima efficienza ed operatività”.

SILVANO ROMETTI (Socialisti e Riformisti): “Continuare a sbandierare queste argomentazioni vuol dire non fare un buon servizio a noi, ma soprattutto alla democrazia e allo stesso ruolo delle Regioni, soprattutto in un momento come questo dove sta prendendo sempre più forma una impostazione neo centralista dello Stato. Non possiamo buttarci addosso responsabilità non nostre. I territori e le comunità devono essere ben rappresentati. Azioni di risparmio ne sono state fatte molte ed in modo concreto. L'Umbria è stata presa ad esempio da altre Regioni”. MP/AS

Ultimo aggiornamento: 23/09/2016