“La sinistra approva una manovra di Bilancio che penalizza famiglie e imprese, con più tasse e zero visione”

Nota dei gruppi regionali di opposizione (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Tp-Uc) sul provvedimento approvato ieri dall’Assemblea legislativa dell’Umbria

Data:

24 Dic 2025 12:35

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(Acs) Perugia, 24 dicembre 2025 - “Il Bilancio di previsione 2026-2028 approvato dalla maggioranza rappresenta un grave passo indietro per l’Umbria. Una manovra fondata su un aumento pesante della pressione fiscale, priva di riforme strutturali e completamente incapace di indicare una prospettiva di sviluppo per la nostra Regione. Altro che ripartenza, questo bilancio non sostiene famiglie e imprese, non rafforza i servizi essenziali e non prepara l’Umbria alle sfide future, mentre il Governo nazionale va nella direzione opposta, riducendo le tasse e sostenendo crescita, investimenti e competitività”. Lo affermano i gruppi regionali di opposizione (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Tp-Uc) facendo riferimento al provvedimento approvato ieri dall’Assemblea legislativa dell’Umbria.

“Siamo di fronte – sottolineano - a una manovra che certifica il fallimento politico della Giunta Proietti. Dopo oltre un anno di governo, è finito il tempo della propaganda elettorale, restano solo più tasse, rinvii continui e promesse mancate. La Regione appare ferma, paralizzata dalle divisioni interne alla maggioranza e prigioniera di un’impostazione ideologica che penalizza famiglie, imprese e territori. Sul fronte dei servizi, a partire dalla sanità, la distanza tra annunci e realtà è ormai evidente. Le liste di attesa non sono state azzerate, come proclamato dalla presidente Proietti, ma risultano addirittura raddoppiate, la mobilità passiva continua ad aumentare e le promesse assunzioni di personale medico e sanitario restano in gran parte sulla carta. Nessuna riforma vera del sistema sanitario, nessun riordino della rete ospedaliera, nessun piano socio-sanitario condiviso e trasparente, solo slogan e narrazioni smentite dai fatti. Gravissima anche l’assenza di coraggio sulle infrastrutture e sui trasporti. Per ragioni puramente ideologiche la Giunta ha bloccato opere strategiche come il Nodo di Perugia, rinunciando a risorse nazionali disponibili, mentre sull’alta velocità ferroviaria si procede per annunci confusi e contraddittori, senza una soluzione concreta. Sulla gara per il trasporto pubblico locale si continua a rinviare, accumulando ulteriori costi che negli anni hanno già pesato per centinaia di milioni di euro sulle casse regionali”.

“Questo bilancio – proseguono i consiglieri di opposizione - non sostiene il sistema produttivo, le piccole e medie imprese né le politiche attive del lavoro. Nel 2026 sono previsti stanziamenti del tutto insufficienti per il cofinanziamento del Fondo sociale europeo, con il rischio concreto di bloccare interventi fondamentali e di ridurre l’Umbria a una corsa affannosa alla spesa negli ultimi anni di programmazione, mettendo a rischio l’utilizzo delle risorse europee. La narrazione di un’Umbria ‘sull’orlo del baratro’ ereditata nel 2024 è stata smentita dai fatti e dalle istituzioni di controllo come la Corte dei Conti. Continuare a guardare al passato per giustificare scelte sbagliate nel presente non è più credibile. Servivano riforme, investimenti e una strategia chiara di sviluppo, è arrivato invece un bilancio fatto di rinvii, aumento delle tasse e totale assenza di visione. Gli umbri – concludono - meritano serietà, trasparenza e scelte coraggiose, non un bilancio che si limita a fotografare l’esistente e a scaricare sui cittadini il costo dell’inerzia e dell’incapacità di governare”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 24/12/2025