“La sanità al Trasimeno esiste solo grazie alla responsabilità degli operatori che resistono”

Nota di Simona Meloni (Pd)

Data:

22 Mar 2024 08:58

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(Acs) Perugia, 22 marzo 2024 - “La sanità umbra è in sofferenza e il Trasimeno non fa eccezione, pur in presenza di grandi professionalità, disponibilità e resistenza degli operatori in tutti i livelli”. Così la capogruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Simona Meloni, che “ha partecipato alla mobilitazione del Partito democratico umbro, attraverso i sopralluoghi nelle strutture del Trasimeno”.

“Serve una particolare attenzione nella direzione della salute mentale - dice Meloni - perché le problematiche aumentano esponenzialmente con il disagio degli adolescenti e il progressivo calo del personale. L’Umbria è la seconda regione italiana per consumo di psicofarmaci e ansiolitici: un doveroso ringraziamento va quindi agli operatori che resistono, al limite della sopportazione, ma occorre lavorare per ridurre i disagi. Il Centro di salute mentale di Magione lavora oggi sottodimensionato, non è stata riconfermata un’altra posizione di psicologa a tempo determinato e, malgrado tutto, si continua ad offrire terapie individuali e di gruppo. Testimonianza questa - continua Meloni - che gli psicologi non prescrivono solo medicinali. Troppe le maternità non sostituite e la mancanza di turn over che azzoppa il servizio. Un servizio, questo, che non può essere disgiunto da quello del SerD al piano inferiore, dove da quasi due anni manca un medico pur in presenza di un aumento delle dipendenze. Se vogliamo riconoscere la centralità del servizio servono investimenti e personale”.

“Lo stesso discorso vale per il Cori di Passignano - continua Meloni - eccellenza nella riabilitazione umbra, con una piscina ben fatta e necessaria ma mai utilizzata, un sottodimensionamento di personale che impedisce anche di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione. Un vero spreco, in controtendenza rispetto alle tante prediche che ascoltiamo dalla presidente Tesei e dalla sua Giunta ma che, puntualmente, si scontrano con la realtà. Al Trasimeno come nel resto dell'Umbria, la medicina del territorio esiste solo grazie alla professionalità, alla passione e al senso di responsabilità dei professionisti socio sanitari a tutti i livelli e grazie alla buona organizzazione e gestione locale. Sulle case di comunità, sulla riorganizzazione dei distretti (passeremo a 5 o 4?) siamo ancora alle promesse di un Piano sanitario inesistente e di delibere di Giunta che ogni tanto aggiungono o tagliano qualcosa”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 15/01/2025