La Programmazione regionale dell’offerta formativa e della rete scolastica regionale (a.s. 2026/2027) approvata a Palazzo Cesaroni

Dall’Assemblea legislativa dell’Umbria voto favorevole a maggioranza all’atto predisposto dalla Giunta regionale

Data:

30 Ott 2025 13:30

Tempo di lettura:

5 minuti, 25 secondi

(Acs) Perugia, 30 ottobre 2025 – L’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato la Programmazione regionale dell’offerta formativa e della rete scolastica regionale (a.s. 2026/2027), predisposta dalla Giunta regionale, con 11 voti favorevoli della maggioranza e 8 contrari dei consiglieri di opposizione; respinto l’emendamento di Paola Agabiti (FdI) che proponeva di non autorizzare l’attivazione dell’indirizzo Agrario presso l’istituto alberghiero di Assisi.

Illustrando l’atto la relatrice di maggioranza, Bianca Maria Tagliaferri (Ud – Pp) ha evidenziato che “le linee guida per la programmazione scolastica sono state approvate a luglio in quest'Aula. A seguire gli atti sono stati trasmessi alle Province per l’ulteriore seguito, che ha coinvolto le scuole del territorio, i Comuni e l’Ufficio scolastico regionale per poi approdare in Giunta regionale, dove l’atto di programmazione è stato approvato. La Terza commissione ha quindi espresso il proprio voto favorevole a questo atto, che prevede di approvare le richieste per l'istituzione, in Provincia di Perugia, di: una nuova sezione di scuola primaria ad Indirizzo Montessori presso l'Istituto Comprensivo Perugia 4; un nuovo indirizzo ‘Agrario, Servizi per l’agricoltura e lo Sviluppo rurale’ e di un Corso serale per adulti di Secondo livello indirizzo ‘Enogastronomia’ presso l'Istituto Professionale Servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera di Assisi; un nuovo indirizzo ‘Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo’ presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Perugia; un indirizzo ‘ITAF – Amministrazione, finanza e marketing’ dell'Istituto Tecnico Economico Tecnologico Aldo Capitini di Perugia presso la Casa Circondariale di Capanne; un nuovo indirizzo ‘Liceo delle Scienze Umane’ presso l'Istituto Rosselli-Rasetti di Castiglione del Lago. Nella Provincia di Terni verranno autorizzati: la trasformazione dell’Istituto professionale in ‘Istituto Tecnico agrario - agroalimentare’ articolazione ‘Viticoltura e enologia’; l'istituzione di due nuove sedi associate (Centri istruzione adulti) dell'IPSIA Pertini di Terni presso i Comuni di Ficulle e di Arrone. Mentre la richiesta di attivazione di un nuovo indirizzo ‘Liceo del Made in Italy’ dei Licei statali Angeloni è stata respinta perché le approvazioni avvenute nei precedenti Piani regionali dell’offerta formativa hanno registrato un esiguo numero di iscrizioni. I due dimensionamenti infine riguarderanno Foligno, Gualdo Cattaneo e Giano”.

Per la minoranza ha relazionato Eleonora Pace (FdI), secondo cui “l’atto è un’altra dimostrazione di approssimazione e arroganza. L’assessore Barcaioli conosceva bene le tempistiche da rispettare, ciò nonostante non c’è stata partecipazione e condivisione di questo documento. Nell’ultima settimana avremmo potuto confrontarci e svolgere audizioni invece non è stata neppure convocata la Terza commissione. In questo modo la scelta di riportare la programmazione scolastica a Palazzo Cesaroni risulta inutile, visto che non c’è stato confronto e partecipazione. Il documento procede a due dimensionamenti contro i quattro che invece erano stati richiesti all’Umbria, in ragione di un ricorso contro il Ministero. In questo modo, se invece la decisione del Ministero venisse confermata, ci troveremmo a dover attuare altri due dimensionamenti, anche qui senza la possibilità di discuterne e confrontarci. Dimensionamenti della rete scolastica che sono peraltro la conseguenza di scelte adottate da Governi e ministri di centrosinistra”.

Prima del voto l’assessore Fabio Barcaioli ha spiegato che “l’apertura o l’ampliamento di nuovi indirizzi scolastici è una materia complessa, divenuta ancora più difficile il 30 giugno, quando il decreto interministeriale 124 ha anticipato di un mese l’approvazione dell’offerta formativa. Da allora ci sono stati 4 tavoli della Provincia con i Comuni. Poi i Comuni hanno discusso e deliberato. Le proposte sono tornate alla Provincia. La Regione ha convocato il Tavolo con Province, scuole e Ufficio scolastico per discutere ulteriormente l’atto. L’iter è stato quindi articolato e lungo, per questo lo spazio di approfondimento in Commissione si è ridotto. Di questo sono dispiaciuto ma siamo arrivati all’ultimo giorno valido per approvare questo documento. Segnalo che ad oggi, giorno della scadenza dei termini, il decreto 124 non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale, contribuendo a creare un quadro indeterminato a causa delle scelte del ministero. Le scelte sulla scuola non riguardano solo i risparmi da conseguire ma anche i servizi da garantire, soprattutto nelle aree marginali. L’Umbria ha visto ridursi il numero dei docenti e i finanziamenti per l’istruzione 0-6 anni. Tutto questo in base a stime sul numero degli iscritti di qualche anno fa mentre i dati reali sono superiori di circa mille alunni. Per questo abbiamo presentato un ricorso al presidente della Repubblica, affinché il numero delle autonomie scolastiche sia parametrato sul vero numero degli iscritti. Se saremo costretti a fare due ulteriori dimensionamenti questi saranno ripartiti tra Perugia e Terni, la cui Provincia non si è però espressa”.

INTERVENTI

Paola Agabiti (FdI): “L’assessore deve ringraziare, per il dimensionamento, la grande sensibilità e disponibilità dei sindaci di centrodestra di Foligno, Gualdo Cattaneo e Giano. Quando ho affrontato le stesse problematiche non ho riscontrato la stessa disponibilità da parte dei sindaci e dei consiglieri di centrosinistra. Le scuole sono presidi fondamentali, soprattutto nelle aree interne e montane. Uno degli assi della strategia delle aree interne riguarda proprio scuola e istruzione. Le risorse nazionali ed europee potrebbero essere utilizzate proprio per questo. Leggo con stupore che la proposta di istituzione di un nuovo corso agrario presso l’istituto alberghiero di Assisi è stata bocciata dall’Ufficio scolastico ma approvata dalla Giunta. 

Una scelta che penalizza le aree interne, visto che in Provincia di Perugia esistono già 4 istituti agrari, 3 dei quali in aree interne. Uno dei quali a Sant'Anatolia di Narco in Valnerina, si trova in zona cratere. Mi chiedo, ed ho presentato un emendamento in questo senso, se sia proprio necessario autorizzare questo nuovo indirizzo (per il quale non è chiaro se ci sarà una copertura di organico) in una scuola che avrebbe potuto espandersi in altre direzioni, magari legate alla formazione in ambito turistico. Servirebbero ulteriori approfondimenti, rinviando nel frattempo questa autorizzazione”.

Bianca Maria Tagliaferri (Ud-Pp): “Nel bacino dell’istituto alberghiero di Assisi non ci sono studenti che frequentano o frequenterebbero scuole in altre zone dell’Umbria. Gli istituti alberghieri di Assisi e Spoleto negli ultimi anni hanno perso oltre 500 alunni. Il territorio di Assisi esprime questa necessità e si va verso un profilo di agri-chef che unisce la parte alberghiera e quella agraria, in una zona dove si concentrano numerosi agriturismi”.

Donatella Tesei (Lega): “Bisogna tenere a mente il contesto regionale, come ha fatto al collega Agabiti. Esiste già una economia turistica che riguarda tutte le aree interne e gli istituti agrari. Solo in questo caso si registra poi una divergenza tra il parere dell’Ufficio scolastico (non favorevole) e la scelta della Giunta. Serve una riflessione adeguata per dare alle aree marginali le giuste opportunità, evitando di far chiudere le scuole e i servizi che servono alle aree interne. Bisogna potenziare e migliorare gli istituti alberghieri, facendo fronte alla diminuzione delle iscrizioni rendendoli più attrattivi. Il sostegno alle aree interne deve essere concreto e non solo teorico”.

Stefano Lisci (Pd): “Oggi pomeriggio insieme alla presidente Proietti incontreremo il sindaco di Santa Anatolia di Narco, il cui istituto agrario peraltro ha un taglio diverso. Valuteremo quali strumenti potranno essere attivati per supportare quella scuola”.

Fabio Barcaioli: “Il calo degli iscritti negli istituti alberghieri riguarda tutta Italia e quindi prescinde dalle caratteristiche delle singole scuole. È necessario adeguare i contratti e le retribuzioni, altrimenti l’attrattività di questo settore rimarrà bassa. La curvatura dell’indirizzo di Assisi sarà agri-chef, per dare risposte alle nuove richieste turistiche di quel territorio. Se non ci saranno iscrizioni sufficienti rivaluteremo le nostre scelte”. MP/

Ultimo aggiornamento: 31/10/2025