(Acs) Perugia, 28 giugno 2010 – “‘La crisi non esiste, è solo propaganda di una certa stampa di sinistra è il nauseabondo ritornello berlusconiano, ma si continua a tagliare. Questa volta 8 miliardi di euro alla scuola pubblica. Tagli che avranno un impatto devastante sulla didattica e con essa sul futuro delle nuove generazioni”. Così il capogruppo di Rifondazione comunista, Damiano Stufara che ricorda “la riduzione delle ore d'insegnamento, l’aumento di alunni per classi in faccia alle leggi sulla sicurezza e vivibilità, il non rispetto delle norme sulla sicurezza degli edifici scolastici, il taglio drastico degli insegnanti di sostegno ai ragazzi disabili e sarà impossibile assicurare deroghe per le scuole dei comuni montani. Questo – ammonisce - provocherà in Umbria la chiusura definitiva di molti Istituti e plessi scolastici nei comuni montani che rappresentano la quasi totalità dei comuni”.
“Di contro – aggiunge Stufara - si triplicano i finanziamenti alla scuola privata. Assistiamo, come per le banche, all'ennesima manovra ideologica di stampo neoliberale e propagandistico. Si taglia tutto ciò che è pubblico e garanzia dei diritti di tutti e si finanzia ciò che è privato a garanzia degli interessi dei soliti noti, ma che costituiscono la reale base sociale ed elettorale del centro-destra”.
“E' una manovra di classe tesa, come per il lavoro, per il welfare, per le pensioni, a mettere sotto scacco tutti i diritti di equità sociale e di cittadinanza, faticosamente e duramente conquistati negli anni passati”.
In conclusione, Stufara fa sapere che “c
ontro la distruzione della scuola pubblica e dei diritti sociali, il gruppo consiliare del Partito della Rifondazione comunista per la Federazione della sinistra partecipa alla lotta del Coordinamento ‘viva la scuola pubblica’ e del Comitato Insegnanti precari, per questo aderisce al presidio del 29 giugno 2010 e si impegnerà in Consiglio regionale affinché venga garantito il diritto all'istruzione per tutti”. RED/as