(Acs) Perugia, 10 ottobre 2023 – L’Assemblea di Palazzo Cesaroni ha deciso, con voto unanime, il rinvio in Terza commissione (discussione e nuovo approdo in Aula entro 30 giorni) della mozione promossa dalla consigliera Donatella Porzi (Gruppo misto) che mira ad impegnare la Giunta regionale a “promuovere l'avvio di un progetto pilota per introdurre la figura di ostetrica di famiglia/comunità”.
Illustrando il suo atto all’Assemblea, Porzi ha rimarcato, in apertura, le parole del Ministro della Salute pronunciate in occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna 2023 soffermandosi sui passaggi secondo cui ‘la tutela della salute delle donne è parte integrante dell'universalità del servizio sanitario nazionale…. L'Italia è una delle Nazioni più longeve al mondo e le donne vivono più a lungo degli uomini…. Importante la tutela della salute della donna attraversa tutte le età, fin dalla tutela del nascituro, e in tutti i contesti, da quello scolastico a quello lavorativo…. La prevenzione, tra cui quella oncologica, attraverso l'adesione ai programmi di screening…’. Soltanto in due regioni ed in una provincia autonoma la disponibilità di consultori è in linea con quanto previsto dal legislatore e in 7 regioni l'utenza è più che doppia rispetto a quanto previsto dalla legge. Nei consultori la presenza media settimanale per un'utenza di 20mila residenti è di sole 24 ore per la figura dell'ostetrica, di 15 ore per la figura dello psicologo, di 11 ore per la figura del ginecologo e 10 ore per la figura dell'assistente sociale (dati media nazionale). Il numero medio nazionale di utenti dei consultori è pari al 5 per cento della popolazione, solo il 3 per cento dei maschi e il 7 per cento delle femmine in età adolescenziale si rivolge ai consultori. L'ostetrica di famiglia/comunità potrebbe contribuire significativamente a colmare un deficit di assistenza, compreso quello in merito alla infertilità. Nei prossimi 7 anni ci saranno circa 18mila medici di medicina generale in meno. Soltanto l’8 per cento dei pediatri libera scelta e il 21 per cento di medici medicina generale ha partecipato a eventi formativi e di aggiornamento in materia di tutela della fertilità e di salute riproduttiva. Secondo alcuni dati solo il 48 per cento dei laureati in ostetricia esercita poi tale professione, disperdendo competenze e risorse. La figura dell'ostetrica di famiglia/comunità può essere di supporto alla donna nelle diverse fasi della vita”.
Interventi:
Simona Meloni (Pd): “Bene questo atto che riporta al centro del dibattito politico il tema della salute della donna che anche in Umbria ha subito, negli ultimi anni, una battuta d’arresto. È importante potersi affidare a figure formate ed in grado di stare nei territori vicino alle persone. Abbiamo più volte affrontato le nuove patologie che colpiscono le donne. Al Governo si sono inventati la figura dell’assistente materna che non è altro che l’ostetrica, una figura che sta vicino alle mamme e alle donne di tutte le età. Per questo motivo, piuttosto che bruciare e fermare il percorso di quest’atto propongo che che venga portato in discussione in Commissione in modo tale da capire se può essere portato avanti anche nella nostra regione”. AS/
