(Acs) Perugia, 3 ottobre 2012 - “A quanto ammonta il gettito fatto registrare dalle prestazioni rese in regime di intramoenia nel periodo marzo – settembre 2012, da quando cioè è stato introdotto il ‘superticket’ che ha comportato un aumento del 27 per cento sulle tariffe delle visite specialistiche?”. Lo chiede il consigliere di Fare Italia, Franco Zaffini che, con una interrogazione, vuole conoscere i dati nel dettaglio, mese per mese, raffrontati con lo stesso periodo del 2011 e articolati per singole aziende e specialità.
“E’ una richiesta a cui l’assessore deve rispondere nel più breve tempo possibile, soprattutto per spiegarci, se come sospettiamo il gettito non è quello atteso, quali siano le intenzioni dell’Esecutivo per reperire quei 3,6 milioni di euro il cui mancato introito aveva portato all’introduzione del ticket. Questo balzello iniquo e insostenibile per i cittadini – continua Zaffini – non solo non ha avuto gli effetti sperati, ovviamente solo dalla Giunta, mentre grave disappunto è stato espresso dall’opposizione con qualche malumore anche tra la stessa maggioranza, ma porta con se conseguenze pericolose per la tenuta del sistema sanitario regionale. Le prestazioni in intramoenia, infatti, rappresentano un servizio fondamentale per l’utenza, che vi ricorre perché impossibilitata ad attendere i tempi esageratamente lunghi del servizio sanitario pubblico. Oggi – afferma sempre Zaffini - con una facile valutazione costi/benefici, molti utenti si rivolgono al settore privato, mentre gli altri vanno ad ingrossare sia le liste d’attesa del servizio sanitario regionale che la già considerevole mole della mobilità passiva, verso le vicine regioni che si sono ben guardate dall’applicare una tassa, illegittima, sulle prestazioni dei professionisti, a spese degli assistiti”.
Zaffini ricorda che “a novembre i medici dovranno scegliere il tipo di regime in cui intendono esercitare la professione e che vi è il rischio concreto di un depauperamento drastico del regime convenzionato con la fuga di professionalità importanti che opteranno per quello privato. L’ostinazione ideologica con cui è stato posto in essere il ticket sull’intramoenia – conclude il consigliere di Fare Italia – è l’esempio plastico di una politica miope e di un’amministrazione fallimentare che ha comportato, da un lato, il danno di una contrazione delle prestazioni con conseguente impoverimento di tutto il sistema dei servizi sanitari, dall’altro, la beffa del mancato introito da 3,6 milioni atteso dal ticket sull’intramoenia. Se possiamo immaginare cosa racconterà la sinistra agli umbri, ossia il solito ritornello del ‘piove, Governo ladro’, non osiamo pensare a come se la caverà di fronte al ministero che contesterà i conti, sbagliati e sballati, della sanità regionale”. RED/mp