INTRAMOENIA: “LA GIUNTA CHIARISCA AMMONTARE E UTILIZZO DEI CORRISPETTIVI PER LE PRESTAZIONI SANITARIE ESEGUITE IN ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE” - INTERROGAZIONE DI MONNI (UP-NCD)

Il consigliere regionale Massimo Monni (Up-Ncd) ha presentato una interrogazione affinché la Giunta fornisca un “rendiconto dettagliato su ammontare e utilizzazione delle somme provenienti da prestazioni sanitarie eseguite in attività libero professionale intramoenia”. Monni rileva che tra le Regioni, solo la Toscana prevede questa misura, anche se in misura meno gravosa.

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04 Dic 2014 00:00

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(Acs) Perugia, 4 dicembre 2014 – L'Esecutivo regionale fornisca un “rendiconto dettagliato su ammontare e utilizzazione delle somme provenienti da prestazioni sanitarie eseguite in attività libero professionale intramoenia”. Lo chiede, con una interrogazione alla Giunta di Palazzo Donini, il consigliere regionale Massimo Monni (Up - Ncd).

L'esponente dell'opposizione consiliare spiega che “la Giunta regionale ha stabilito una quota pari al 20 per cento su tutte le prestazioni sanitarie eseguite in attività libero professionale intramoenia pagata in toto dai pazienti. Al medico viene trattenuta per l'utilizzo di locali, servizi, apparecchiature e quant'altro necessario allo svolgimento della prestazione una consistente percentuale del costo della visita”.

Monni sottolinea che “solo la regione Toscana ha applicato tale misura, ma al 12 per cento, quindi di gran lunga inferiore a quella umbra. In ragione di ciò la Regione Umbria incassa 'senza colpo ferire' circa 3 milioni e mezzo di euro all'anno”. E domanda dunque di avere “la relazione dettagliata sull'utilizzo di tale somma, gli obbiettivi e strategie sull'utilizzo di tale considerevole somma ed eventuali risultati ed obbiettivi raggiunti”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 04/12/2014