INFERMIERISTICA: “L’UNIVERSITÀ CHIUDE I CORSI DI VILLA MONTESCA. È L’UNICO CASO IN TUTTA LA REGIONE” - DOTTORINI (IDV): “I 298 POSTI SARANNO RIPARTITI TRA FOLIGNO, PERUGIA E TERNI, ESCLUDENDO CITTÀ DI CASTELLO.

Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini interviene sulla non attivazione, da parte dell'Università di Perugia, del primo anno di corso per infermieri presso Villa Montesca di Città di Castello. L'esponente dell'Idv, oltre a puntare il dito sul Comune tifernate che “non ha fatto nulla per impedirlo”, evidenzia come l'aggravante stia nel fatto che “questo trattamento è stato riservato solo a Città di Castello, mentre le città di Assisi, Foligno e Narni hanno salvato i propri corsi”. Nel ricordare di aver già presentato, in proposito, una interrogazione “che non ha mai ricevuto risposta”, Dottorini spiega che “in questo quadro anche il corso di Tecnici per la prevenzione ambientale, che aveva come unica sede formativa quella di Città di Castello, viene sospeso senza che si abbia alcuna garanzia che, qualora dovesse ripartire, lo faccia dalla stessa sede”.

Data:

11 Lug 2011 01:00

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(Acs) Perugia, 11 luglio 2011 - “Dalla pubblicazione ufficiale dei bandi per la formazione delle professioni sanitarie non mediche risulta ufficialmente che il primo anno di corso per infermieri di Villa Montesca non sarà attivato. Si tratta di un atto grave che penalizza ancora una volta il territorio di Città di Castello: un altro pezzo di città e di potenzialità economiche che vengono smantellate, senza che il Comune abbia fatto nulla per impedirlo”. Lo scrive, in una nota, il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini che, nel commentare l’uscita dei bandi per la formazione delle professioni sanitarie non mediche che vede esclusa la sede di Villa Montesca, evidenzia come “l’aggravante sta nel fatto che questo trattamento è stato riservato solo a Città di Castello, mentre le città di Assisi, Foligno e Narni hanno salvato i propri corsi”.

Il capogruppo dell'Idv ricorda che, in proposito, ha presentato una interrogazione che tuttavia “non ha mai ottenuto risposta”


 

Evidentemente – osserva Dottorini - l’Università, dovendo tagliare da qualche parte, è intervenuta dove ha trovato il morbido. E in questo l’amministrazione Bacchetta si è dimostrata morbidissima. Pertanto, nel Piano dell’offerta formativa universitaria dell’Umbria non viene tagliato nulla, se non i corsi universitari di Città di Castello. In questo quadro – fa sapere - anche il corso di Tecnici per la prevenzione ambientale, che aveva come unica sede formativa quella di Città di Castello, viene sospeso senza che si abbia alcuna garanzia che, qualora dovesse ripartire, lo faccia dalla stessa sede. Eppure – aggiunge il capogruppo regionale Idv - si tratta di due corsi di alta qualità che vantano indici di occupazione pertinente post-laurea tra i più alti in Italia, nonostante il Comune di Città di Castello non abbia mai fatto nulla per agevolare gli studenti nella mobilità e nei servizi. Ci risulta tra l'altro – puntualizza - che dei quattro corsi di laurea decentrati, attivi in Umbria, quello di Città di Castello era il meno oneroso, dal momento che non aveva sede amministrativa e per il fatto che la metà dei docenti è stata fornita dall'Asl tifernate che ha messo a disposizione anche due dipendenti”.


 

Per Dottorini, quindi, “chiudere la sede di Città di Castello non ha come risultato alcun risparmio netto in quanto il corso si autofinanziava in parte con le tasse che pagano gli studenti e in parte con un contributo regionale. Il fatto che ora gli studenti si sposteranno su Perugia – continua - non produrrà quindi alcuna economia, dal momento che dovranno necessariamente aumentare anche i docenti. Pertanto la scelta di chiudere Villa Montesca sembra dettata più da motivi di immagine che dalla reale volontà di ridurre i costi”.


 

I 298 posti – conclude Dottorini – che saranno ripartiti tra Foligno, Perugia e Terni rappresentano solamente un altro pezzo di città che si perde grazie all'accondiscendenza di un'amministrazione comunale piegata alle direttive che giungono da Perugia”. RED/as


 

Ultimo aggiornamento: 11/07/2011