INDIRIZZI PROGRAMMAZIONE SCOLASTICA: “TRADITO IL RUOLO DEL CONSIGLIO REGIONALE, CHE DOVREBBE GOVERNARE E PROGRAMMARE IL SISTEMA SCOLASTICO” – MONACELLI SU ATTO APPROVATO IN AULA IL 30 LUGLIO

Secondo il portavoce dell’opposizione Udc in Consiglio regionale, Sandra Monacelli, nell’elaborazione dei contenuti e delle modalità di attuazione degli indirizzi della programmazione scolastica per i prossimi anni, approvati ieri (30 luglio) in Aula, “è stato tradito il ruolo del Consiglio regionale che dovrebbe invece governare e programmare direttamente il sistema scolastico”. Monacelli, che ha votato contro il provvedimento, giudica “ambiguo l’atteggiamento di Pdl e Lega che dopo aver esposto forti critiche si sono astenuti”.

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31 Lug 2010 01:00

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(Acs) Perugia, 31 luglio 2010 - "Ho espresso un giudizio negativo sui criteri e le procedure, proposti dalla Giunta regionale, per la programmazione territoriale dell’offerta dell’istruzione secondaria di secondo grado per gli anni scolastici 2011/2012 e 2012/2013, perché viene tradito il ruolo del Consiglio regionale, che dovrebbe invece governare e programmare direttamente il sistema scolastico”. Il portavoce dell’opposizione Udc, Sandra Monacelli, interviene nel merito dell’atto approvato ieri (30 luglio) in Aula e rileva la “contraddittorietà” del comportamento della Regione: “Pur lamentandosi dei tagli, – spiega - si fa dettare, allo stesso tempo, le linee scelte dal ministero. Siamo di fronte a un atteggiamento rassegnato e remissivo sulla programmazione nazionale. Ritengo necessario investire sulla scuola perché questo significa intervenire sullo sviluppo dell’intero sistema produttivo regionale. E’ importante guardare sempre più attentamente alle famiglie - aggiunge Monacelli -, affinché siano sempre più in grado di decidere bene il futuro dei loro figli. Questo provvedimento è poca cosa, non si aprono nuove strade, anzi, viene riproposto un percorso già visto, e alla fine diventa difficile capire chi determina effettivamente la portata delle scelte da compiere”.

Monacelli aggiunge poi che non possono essere le istituzioni scolastiche a “governare il passaggio fondamentale dell’organizzazione del sistema scolastico regionale, né tanto meno le Province che si limitano a normalizzare la fotografia dell’esistente. E’ necessario – sottolinea - che gli obiettivi e gli indirizzi regionali sull’istruzione vengano messi chiaramente a conoscenza di tutte le componenti della società regionale. Infine – conclude Monacelli -, è curiosamente ambiguo l'atteggiamento di PdL e Lega che, dopo interventi fortemente critici, si sono astenuti in fase di votazione. Da parte nostra, invece, sottolineiamo il voto contrario espresso in Aula, intendendo tornare sul tema con un'adeguata proposta di legge”. RED/tb

 

Ultimo aggiornamento: 31/07/2010