(Acs) Perugia, 2 ottobre 2010 – “Siamo profondamente garantisti, ma l'inchiesta giudiziaria esplosa nella Asl 3 dell’Umbria, è talmente grave e preoccupante che non può essere affrontata con il silenzio dei palazzi perugini della politica e tantomeno con quello di chi ricopre responsabilità istituzionali”. Così il capogruppo regionale dell’Udc, Sandra Monacelli, che pur “auspicando che le persone coinvolte riescano a dimostrare la totale innocenza ed estraneità ai fatti” ritiene che le ipotesi di reato apprese sulla vicenda, dai mezzi di informazione, necessitino di “una chiara presa di posizione da parte dell'assessore regionale alla sanità”. Monacelli preannuncia al riguardo una interrogazione urgente affinché “al più presto, la presidente Marini o l'assessore Riommi riferiscano circa quanto sta accadendo nella sanità folignate e regionale. Non ci piacerebbe affatto scoprire – conclude Monacelli - che il propagandato modello umbro della sanità abbia in realtà risvolti tutt'altro che limpidi ed efficienti”. RED/tb