“Il gioco come terapia per sostenere i bambini ricoverati in ospedale”

Carissimi (Lega) annuncia mozione per impegnare la Giunta ad “inserire nel Repertorio regionale delle qualificazioni e degli standard di processo la figura dello ‘Specialista in Terapie Ricreative - Child play specialist’ e a prevedere corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze professionali dello ‘Specialista in Terapie Ricreative - Child play specialist”

Data:

06 Set 2023 11:52

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(Acs) Perugia, 6 settembre 2023 - “Il gioco come terapia per lenire le paure e il disagio psicologico che vivono i bimbi ammalati e costretti al ricovero in ospedale”, il consigliere Daniele Carissimi (Lega) annuncia in proposito la presentazione di una mozione, sottolineando, in una nota, che “è questo lo scopo della ludoterapia”.


“La ludoterapia – spiega - è un particolare metodo di psicoterapia di gruppo in cui gli effetti benefici derivano da un’attività ricreativa organizzata e rappresenta un importante strumento per aiutare i minori ammalati e costretti a rimanere in ospedale ad affrontare il dolore, l’ansia e le paure che possono insorgere durante il decorso della malattia e dell’ospedalizzazione”.


“Il gioco – aggiunge Carissimi - permette al bambino di esprimere e rivivere i conflitti e le preoccupazioni connesse alla sua patologia, di confrontarsi in maniera positiva con una realtà diversa dalla propria e di familiarizzare con situazioni e oggetti d'uso ospedaliero potenzialmente fonte di paure. La ludoterapia – osserva - prevede inoltre un forte coinvolgimento dei genitori del piccolo paziente allo scopo di fornire loro, in collaborazione con i componenti dell’équipe di cura, un supporto nel gestire le ansie e alleviare le difficoltà del momento.”


“Negli Stati Uniti – fa sapere Carissimi -, la Child-Centered Play Therapy (CCPT) è diffusa e riconosciuta sin dagli anni ’90 e i professionisti che la svolgono sono formati secondo determinati standard di qualità e sono riconosciuti e tutelati dalla legge, mentre in Italia e in molti altri Paesi europei, nonostante la ludoterapia rivolta ai bambini sia diffusa e richieda particolari competenze e capacità relazionali, gli operatori che svolgono tali attività non sono riconosciuti come figure professionali e spesso assumono tale ruolo a titolo volontario. Nel nostro paese – continua - fa eccezione la Regione Liguria, che ha provveduto ad inserire, all’interno del Repertorio ligure delle figure professionali, la nuova figura dello Specialista in tecniche ludiche (Child play specialist). Lo Specialista in tecniche ludiche è descritto come l’operatore che, all’interno dei reparti ospedalieri o nelle aree di gioco dell’ospedale, pianifica ed organizza attività di gioco, manuali o artistiche, per i bambini ammalati, creando un ambiente che incoraggia il gioco e spiega ai genitori la funzione della ludoterapia suggerendo le attività più adatte.”


“Inserire in Umbria – rimarca carissima -, nel solco dell’esperienza ligure, la figura professionale dello Specialista in tecniche ludiche nel repertorio regionale delle qualificazioni permetterebbe di offrire, all’interno del servizio sanitario regionale, un importante sostegno ai bambini e alle loro famiglie. La mozione che ho appena depositato – spiega - chiede alla Giunta l’impegno a fare tutto quanto necessario per inserire nel Repertorio regionale delle qualificazioni e degli standard di processo, contenuto nel Sistema regionale integrato di certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti formativi umbro, la figura dello ‘Specialista in Terapie Ricreative - Child play specialist’ e a progettare e organizzare corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze professionali dello ‘Specialista in Terapie Ricreative - Child play specialist’, in collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali”. RED/as 

Ultimo aggiornamento: 12/09/2023