(Acs) Perugia, 30 maggio 2013 - “Dietro le slot machine non c'è solo un raggiro ai danni dei più deboli. Sono molte le organizzazioni mafiose che alimentano queste attività ed è ormai accertato che il gioco d'azzardo rappresenta una delle forme più diffuse per ripulire il denaro sporco. Bene fa il Comune di Perugia a dare battaglia su questo fronte”. Lo dice Paolo Brutti, presidente della Commissione regionale d'inchiesta sui fenomeni di criminalità organizzata e tossicodipendenze, sottolineando l'importanza di contrastare il fenomeno delle macchinette mangiasoldi.
“Parliamo - afferma Brutti - di uno dei settori emergenti della criminalità organizzata, che produce effetti gravi non solo sulla singola persona ma su tutta la collettività. La feroce crisi economica richiede di stare doppiamente attenti e le istituzioni devono essere le prime ad alzare il livello di attenzione”. RED/pg