(Acs) Perugia, 22 luglio 2015 - “In merito al fondo 'Garanzia giovani' lo scorso 21 aprile 2015 ben dieci agenzie di formazione dell'Umbria meridionale denunciarono per iscritto il ripetersi di alcune gravi anomalie in tema di assegnazione dei voucher, inoltrando tale rapporto al presidente della Provincia di Terni, al dirigente del servizio Lavoro e all’Ufficio vigilanza dell’Ente. Quella denuncia è ora nelle nostre mani”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati in un comunicato, “firmato insieme al presidente della Commissione vigilanza del Comune Terni, Federico Pasculli”, chiede, anche “via Pec che la Guardia di Finanza si attivi immediatamente per individuare e sanzionare i responsabili di uno scandalo che potrebbe esser molto più grande di quanto al momento immaginiamo, restando nell'attesa che il presidente della Provincia, Leopoldo di Girolamo, si svegli dal proprio patologico torpore, viste le denunce più volte inoltrate all'Ente”.
“Quello che le dieci agenzie intendono rappresentare – spiega Liberati - è un fatto gravissimo che, secondo quanto denunciato dalle agenzie di formazione, non è certo nuovo, ma prosegue da anni; infatti, stando allo scritto, tali anomalie si sono verificate ‘anche nei precedenti bandi, riferiti sia a disoccupati che cassintegrati’, anomalie già segnalate in passato, senza che accadesse mai alcunché. Senza che si muovesse foglia.
Parliamo di una torta di tanti milioni di euro. La torta delle misure di politiche attive/voucher, risorse – continua - di cui viene contestata l’assegnazione di fatto soltanto ad alcune agenzie, escludendo tutte le altre. Infatti – spiega il capogruppo pentastellato -, secondo i denuncianti, sulla base di puntuali riscontri ‘gli utenti riferiscono di essere contattati telefonicamente sul loro numero privato di cellulare’ da specifiche agenzie di formazione: evidentemente circostanze del tutto singolari in assenza di rapporti pregressi tra le persone in cerca di lavoro e le ditte citate, episodi oltretutto più e più volte reiterati negli anni nei confronti di troppi disoccupati”. RED/as