(Acs) Perugia, 30 marzo 2016 – Il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp) chiede, attraverso una mozione, la “ricognizione dei titoli derivati emessi dalla Regione, chi sono gli acquirenti e quali impatti negativi potrebbero arrecare sino alla scadenza nel 2031/37”.
Ricci osserva che “già nell'ambito dell'analisi sul rendiconto di bilancio 2014 la Corte dei Conti aveva messo in rilievo, in relazione agli strumenti derivati assunti dalla Regione Umbria, che la nota informativa non era ancora idonea ad offrire una prospettazione esaustiva sugli effetti delle operazioni intraprese sui conti dell'Amministrazione. Anche nella nota integrativa allegata al bilancio di previsione 2016/18 emergono per gli strumenti derivati (in scadenza fra il 2031 e il 2037) aspetti quantitativi e qualitativi (in relazione alla variabilità dei titoli finanziari) da approfondire, considerato che, sull'anno 2016, sono previsti flussi negativi da pagare per la Regione, cosa che si è riscontrata anche nel 2015 e, in generale, permangono incertezze sugli impatti che si potranno determinare nei prossimi anni”.
Ricci sollecita la predisposizione di un atto ricognitivo tecnico-finanziario da inoltrare alla specifica commissione consiliare, corredato dai pareri dal collegio revisione dei conti e dell'ufficio legale della Giunta regionale in merito all'evoluzione, con relative valutazioni sulla variabilità e affidabilità, degli strumenti finanziari, titoli che in definitiva sono debiti attivati dalla Regione Umbria (con scadenza negli anni 2031 e 2037). Inoltre, si chiedono informazioni, per valutazioni in merito alla solidità finanziaria, sugli acquirenti dei titoli emessi. RED/pg