(Acs) Perugia, 20 gennaio 2021 - “Voglio ringraziare il presidente Valerio Mancini e tutti i consiglieri della Seconda Commissione, Michele Bettarelli, Daniele Carissimi, Vincenzo Bianconi, Daniele Nicchi, Fabio Paparelli, Eugenio Rondini e Stefano Pastorelli per la disponibilità al confronto e per aver accolto favorevolmente un percorso di audizione sulla proposta di legge sulla canapa e lo sviluppo di una sua filiera produttiva in Umbria”: lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Thomas De Luca, che definisce l’atto illustrato stamani (https://tinyurl.com/y5cjtcnx ) “una proposta Open Source, a disposizione di tutti e che mi auguro possa diventare unanime per promuovere e sostenere la filiera agricola e industriale della coltivazione della canapa industriale nel nostro territorio”.
“Una storia millenaria - ha spiegato De Luca -, legata alle radici profonde dell'identità umbra che racconta la nostra tradizione contadina e allo stesso tempo il futuro, le nuove tecnologie e l'innovazione nelle filiere industriali e nell'agricoltura sostenibile. La canapa può ripulire i terreni inquinati dai metalli pesanti. Proprio in questi giorni in Puglia è partito un progetto sperimentale che prevede anche il recupero delle parti della pianta non interessate allo stoccaggio di queste sostanze. Significherebbe avere allo stesso tempo terreni puliti e metalli puri estratti dalla pianta”.
Nella proposta di legge vengono indicati gli interventi che la Regione dovrà promuovere: attività di studio e ricerca sulle varietà di canapa, le aree, le tecniche di processi produttivi idonei alla coltivazione e il loro impatto ambientale; la valutazione economica e l'analisi di mercato delle diversi fasi della filiera produttiva, la ricostruzione storico antropologica dell'uso della canapa nell'artigianato umbro, lo studio e la sperimentazione pilota dell'uso della canapa in vari settori quale bonifica dei siti inquinati, l'uso alimentare umano ed animale, tessile e moda, carta di pregio, bioedilizia e antisismica, bioplastica e biopolimeri, industria automobilistica. E ancora, l'uso di derivati della canapa per la ricostruzione nell'area del cratere del sisma secondo criteri di sostenibilità ed antisismici. La creazione di un centro regionale per la coltivazione e trasformazione della canapa, con la realizzazione di impianti sperimentali”. RED/pg