FESTIVAL DEL GIORNALISMO: “DISDICEVOLE CHE RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI SCENDANO A PATTI CON CHI OSTENTA PROTAGONISMO E VITTIMISMO” - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (FD'I)

Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) interviene in merito al Festival del giornalismo, evidenziando che “male hanno fatto gli assessori alla Cultura di Regione e Comune di Perugia a mettersi di fatto in una posizione di debolezza non solo nei confronti degli organizzatori ma di ogni soggetto culturale in cerca di pubblicità”. Per Lignani Marchesani  “una realtà fatta di nuove povertà e di esigenze di aiuto” ha “una priorità di gran lunga maggiore rispetto a certi isterismi”.

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24 Ott 2013 01:00

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(Acs) Perugia, 24 ottobre 2013 - “Se Perugia non sarà scelta come capitale della cultura europea per il 2019 questo dipenderà da un'agguerrita e qualificata concorrenza e dall'immagine degradata dal punto di vista sociale e non certo per la cessazione del Festival del giornalismo”. Lo afferma il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I), sottolineando che “chi non ci ama non ci merita e chi ondeggia tra moti ribellisti di indipendenza da qualsivoglia fondo pubblico e piagnistei per l'insufficienza dei fondi stessi non brilla né per attaccamento al territorio né per serietà della proposta”.

Secondo l'esponente di opposizione “male, anzi, malissimo hanno fatto gli assessori alla Cultura di Regione e Comune di Perugia a rilanciare una proposta di contributo e di fatto a mettersi in una posizione di debolezza non solo nei confronti degli organizzatori del Festival ma di qualsivoglia soggetto culturale o sedicente tale che in cerca di pubblicità accuserà in futuro gli Enti e le Istituzioni di non fare abbastanza per la cultura. Si perde di vista il contatto duro e concreto con una realtà fatta di nuove povertà e di esigenze di aiuto che hanno una priorità di gran lunga maggiore rispetto a certi isterismi che tra la gente di buon senso nessuno ha compreso e giustificato”.

Lignani Marchesani conclude ricordando che “già in passato qualcuno minacciava di portare altrove importanti eventi e poi ha preferito rimanere nella prestigiosa cornice umbra. Di contro le contribuzioni private diffuse, stile azionariato popolare, sono sempre fallite per qualsivoglia iniziativa senza il supporto del 'Pantalone' pubblico. Comunque non è un singolo evento, tanto più d'importazione, che qualifica una candidatura a livello di capitale europea. Nuoce molto di più vedere Istituzioni con il cappello in mano. Piaccia o meno a chi ha voluto speculare su questa importante contingenza”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 24/10/2013