FECONDAZIONE ETEROLOGA: “L’UMBRIA ATTENDA LA LEGGE QUADRO NAZIONALE E SI FACCIA PROMOTRICE PER FAVORIRE E SEMPLIFICARE ADOZIONI” - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (FD'I)

Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I), intervenendo in tema di fecondazione eterologa, definisce “un aspetto prettamente ideologico, rispetto alla necessità di un quadro normativo certo, le accelerazioni provenienti da più parti per la sua pratica anche nelle strutture pubbliche umbre”. Nel rimarcare quindi l'importanza che “l’Umbria aspetti prima di dare il via libera”, per Lignani, il ricorso all’eterologa è anche frutto di un percorso culturale e normativo che ha disincentivato e reso difficilissime le politiche di adozione, per le quali, invece,  l'Umbria dovrebbe farsi promotrice per semplificarne l'iter.

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22 Ago 2014 01:00

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(Acs) Perugia, 22 agosto 2014 - “Le continue accelerazioni, provenienti da più parti, affinché anche nelle strutture pubbliche umbre si pratichi la fecondazione eterologa, privilegiano un aspetto prettamente ideologico rispetto alla necessità di un quadro normativo certo, che eviti drammi e distorsioni”. Così il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d'Italia) per il quale “proprio per rispetto delle coppie che intendono avvalersi dell'eterologa, si deve avere la certezza di procedure che selezionino donatori sani, evitino possibilità di consanguineità, salvaguardino sotto ogni punto di vista la salute psicologica del nascituro. Meglio, dunque, che l’Umbria aspetti prima di dare il via libera, considerato che in tutto questo non c’è nulla di “confessionale”.

Per Lignani “non si può tacere, però, che il ricorso all’eterologa è anche frutto di un percorso culturale e normativo che, negli anni, ha disincentivato e reso difficilissime, oltre che onerose, le politiche di adozione. Una terra di solidarietà come l'Umbria – rimarca - potrebbe farsi invece promotrice di un percorso che, partendo dal livello regionale, giunga a quello nazionale; un percorso teso a semplificare dal punto di vista normativo le adozioni e che le sostenga a livello informativo e promozionale. Un cambio di prospettiva e di salvaguardia della vita che – conclude -, sicuramente sarà inserita nei programmi di proposta alternativa per il Governo della Regione”. RED/as
 

Ultimo aggiornamento: 22/08/2014