EX OSPEDALE DI GUBBIO: “SULLA VENDITA A PRIVATI DELL'IMMOBILE EVASIVA RISPOSTA DELLA GIUNTA ALLA MIA INTERROGAZIONE. IL MODO DI OPERARE ASTRUSO E ASTRATTO MINA LA CREDIBILITÀ DELLE ISTITUZIONI” - NOTA DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO)

Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista Umbro) interviene di nuovo sulla questione relativa all'alienazione dell'ex-ospedale di Gubbio e denuncia “l'evasività della risposta” della Giunta regionale alla sua “quarta” interrogazione sull'argomento. Goracci ribadisce il suo convincimento che “vendere quasi tutto l'immobile ai privati rappresenterebbe 'uno scempio economico e culturale per Gubbio'”.

Data:

01 Mar 2013 00:00

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(Acs) Perugia, 1 marzo 2013 – “Nel leggere l'evasiva risposta alla mia quarta interrogazione in merito allo stato del progetto di riqualificazione dell'ex ospedale di Gubbio e per sapere se le Regione era a conoscenza delle intenzioni del Comune di Gubbio che 'sembrerebbero essere quelle di vendere quasi tutto l'immobile ai privati', ho creduto si fosse trattato di un esercizio dottissimo 'burocratese' o una risposta di un politico arguto come l'assessore Rometti (tra l'altro non ho ben capito perché ha risposto lui e non l'assessore alla Sanità)”. Così il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista Umbro) che vuole rimarcare la “gravità e l'indelicatezza” della risposta.

Goracci ricorda che, attraverso il suo atto ispettivo, dopo aver evidenziato che vendere quasi tutto l'immobile ai privati rappresenterebbe “uno scempio economico e culturale per Gubbio”, sottolineava anche il perché “il Comune lo vende o 'promette' di venderlo prima di averlo eventualmente acquistarlo dalla Regione? Da quando i Comuni fanno gli agenti immobiliari? Lo spirito della legge che consentiva la vendita 'diretta' ai Comuni – aggiunge il consigliere regionale - non era e non è certo questo. Se va venduto interamente o quasi ai privati (spero che ciò non accada), non è più logico che il bando di vendita lo faccia direttamente il soggetto proprietario che ad oggi è la Regione?”.

Goracci punta il dito sulla risposta della Giunta perché, “non una virgola si dice su questo e retoricamente mi domando se è possibile tutto ciò. Purtroppo sì – rileva -, ma lo sanno i rappresentanti della Giunta Regionale di che cosa parlano? Possibile che non ci si renda conto che anche questo modo di operare astruso e astratto è tra quelli che minano la credibilità delle Istituzioni e fanno scattare protesta e indignazione ad ogni livello? Visto che la Regione decide di mettersi al servizio del Comune di Gubbio che agisce come agenzia immobiliare, lo sanno coloro che mi hanno risposto – aggiunge Goracci - che il 'titolare' di questa 'agenzia' non c'è più? Dai primi di febbraio l'assessore Di Benedetto che aveva la delega all'Urbanistica, lavori pubblici e grandi opere è stato rimosso dal Sindaco e ad oggi nessuno gestisce quel settore (e magari fosse solo quello!). Preciso - spiega Goracci - che Di Benedetto ha avuto idee molto molto lontane dalle mie, a partire dal ritenere l'intervento del 'privato' come la soluzione di tutti i problemi, ma devo riconoscere a lui, oltre alla competenza e alla professionalità, di avere comunque un' idea della città e come amministrarla. Ritengo questi comportamenti del Governo Regionale – conclude Goracci - autolesionisti e lontani dalla realtà. Per quanto mi riguarda non rinuncerò certo al mio giudizio libero e critico su scelte particolarmente dannose come quella in oggetto”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 01/03/2013