(Acs)Perugia, 23 marzo 2012 - “La sfrontatezza del sindaco Bacchetta dà la misura dello spessore politico e istituzionale del personaggio e spiega i motivi per cui Città di Castello stia vivendo uno dei peggiori periodi di decadenza della sua storia. Rimaniamo convinti che solo uno sforzo corale delle forze sociali, politiche e istituzionali della città potrà tentare di trovare una soluzione per la vicenda dell’ex Ospedale, e non solo per quella”. Il capogruppo regionale di Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, replica così ad alcune affermazioni del sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta e aggiunge: “Sarebbe interessante capire come mai i Comuni di Foligno, Gubbio e Perugia sono riusciti a risolvere, seppure non sempre in maniera soddisfacente, il problema delle strutture ospedaliere dismesse, avanzando proposte alla Regione e evitando così il degrado e l’abbandono. Non si comprendono i motivi per cui l’amministrazione tifernate in 12 anni non sia stata in grado di elaborare neppure una proposta da sottoporre alla Giunta regionale”.
“Avevo provato – ricorda Dottorini - a stemperare gli animi e a passare sopra le gravi responsabilità dell’Amministrazione comunale di Città di Castello sullo stato di degrado che vive il vecchio Ospedale. Lo avevo fatto per tentare di spiegare che senza un’azione corale Città di Castello sarà costretta a proseguire in un declino che appare senza fine e che tutti rischiamo di pagare molto caro. Ma evidentemente Bacchetta preferisce fare da solo. E’ una scelta, ne prendiamo atto. Non sarà questo atteggiamento – assicura Dottorini - a farci abbandonare la ricerca tenace di un riscatto per la città. Abbiamo già presentato una nuova interrogazione agli assessori regionale Gianluca Rossi (bilancio) e Silvano Rometti (urbanistica), competenti in materia, in cui chiediamo un impegno concreto della Regione per evitare il degrado in cui versa l’ex Ospedale. Lo avevamo già fatto a gennaio del 2010 – ricorda Dottorini - e in quella occasione fu l’assessore Vincenzo Riommi a ricordarci che il Comune di Città di Castello, al contrario di altri Comuni, non ha mai presentato proposte alla Regione e non si è avvalso neppure della legge 14 che consente alle amministrazioni locali di acquisire le vecchie strutture ospedaliere. Adesso – fa sapere il capogruppo regionale IdV - oltre all’interrogazione, abbiamo predisposto una mozione che impegna la Giunta a istituire un tavolo tecnico-istituzionale per elaborare le possibili soluzioni per il recupero della vecchia struttura”.
“Parallelamente – scrive ancora Dottorini - la Regione dovrà eseguire una nuova perizia estimativa e mettere in atto tutte le misure urgenti che servano a garantire la sicurezza dell’immobile a contenere i possibili danni provocati da degrado e incuria. Chiederemo la firma della mozione – continua - a tutte le forze politiche, in modo da sgombrare il campo da qualsiasi possibile strumentalizzazione, evitando che qualcuno possa continuare a sparare sul mucchio, tanto a Perugia il suo partito fa altro. La vicenda è troppo importante per essere lasciata nelle mani di Bacchetta”.
“I fatti, com’è noto, sono argomenti testardi – sottolinea il capogruppo IdV -. La protervia dei sindaci non ci ha impedito in questi anni di salvare i corsi alla scuola Bufalini o di realizzare il marchio del mobile in stile. Invitiamo dunque il Sindaco Bacchetta a maggiore sobrietà e decoro istituzionale – conclude Dottorini -, tutte doti e pregi che un amministratore di lungo, anzi lunghissimo, corso come lui dovrebbe conoscere, almeno per sentito dire”. RED/as