ESENZIONE TICKET SANITARI: “RISCONTRATE NEL BIENNIO 2012-2013 DICHIARAZIONI MENDACI PER CIRCA UN MILIONE DI EURO” - SQUARTA (FDI) “INTERVENIRE ANCHE SU NORMATIVA NAZIONALE”

Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Marco Squarta interviene sulla questione, affrontata stamani al Comitato di monitoraggio, delle autocertificazioni (causa disoccupazione) per l'esenzione dai ticket sanitari. Squarta, nel commentare i dati forniti dai due direttori amministrativi delle Asl regionali rimarca come “il milione di euro non pagato per prestazioni grazie a dichiarazioni mendaci poteva essere utilizzato per pazienti con gravi patologie e per i quali non si riescono a trovare risorse”. Squarta chiede alla Giunta di intervenire anche a livello governativo per la modifica della normativa nazionale.

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28 Apr 2016 17:15

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(Acs) Perugia, 28 aprile 2016 - “Quanto avevamo denunciato qualche giorno fa rispetto ai controlli da parte delle Asl sulla esenzione dai ticket sanitari, sulla base di autocertificazioni attestanti lo stato di disoccupazione, di cittadini italiani e stranieri, oggi scopriamo che è pura e semplice verità: negli anni 2012 e 2013 sono state riscontrate dichiarazioni mendaci per circa un milione di euro”. Così il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Marco Squarta al termine dell'audizione odierna al Comitato di monitoraggio e vigilanza a cui hanno preso parte i direttori amministrativi delle due Asl regionali per rispondere ad suo quesito in merito.

Per Squarta, “il servizio sanitario regionale ha dovuto far fronte, in modo gratuito, a prestazioni non dovute a soggetti che, di fatto, hanno dichiarato il falso, non avendo quindi alcun diritto di esenzione. Si tratta – aggiunge – di un fatto molto grave perché va ad incidere sulla possibilità di prevedere risorse preziose da destinare a malati con gravi patologie. Ad esempio – spiega - non si riescono a trovare ulteriori somme rispetto ai 50mila euro l'anno previsti da destinare al centro per i malati di Sla, presso l'ospedale Silvestrini, così come per soggetti con altre importanti patologie come ad esempio l'autismo”. Per Squarta è quindi “necessario intervenire non solo a livello regionale, ma la Giunta lo faccia soprattutto a livello governativo per modificare una normativa nazionale che non riesce ad eliminare questo problema che, come possiamo vedere, provoca ingenti danni economici e sociali”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 09/06/2016