ENERGIE RINNOVABILI: “NECESSARIE TRASPARENZA E REGOLE CERTE” - UNA INTERROGAZIONE DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO) CHIEDE DI AVVIARE UN CONFRONTO APPROFONDITO SULLA MATERIA

Con una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini, il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) chiede che venga valutato l'avvio “sulla decisiva materia della produzione di energia da fonti rinnovabili, di un confronto approfondito tra Giunta e Consiglio, da estendere successivamente all'intera comunità regionale, per definire quanto prima programmi e regole trasparenti e certi”. Per Goracci sarà “necessario procedere con urgenza ad individuare obiettivi e strategie utili a sviluppare progetti per la produzione di energie da fonti rinnovabili previa individuazione di programmi e piani” elaborati dopo ampia partecipazione.

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01 Ago 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 1 agosto 2012 - La Giunta regionale valuti se non sia da ritenere “utile ed improcrastinabile avviare, sulla decisiva materia della produzione di energia da fonti rinnovabili, un confronto approfondito tra Giunta e Consiglio, da estendere successivamente all'intera comunità regionale, per definire quanto prima programmi e regole trasparenti e certi”. Lo chiede, con una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini, il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro). Il consigliere spiega che “alcune vicende umbre e, da ultimo, quelle legate al polo siderurgico di Taranto, dimostrano che i processi e gli insediamenti industriali, se non sono sottoposti preliminarmente ad attente valutazioni e non vengono inquadrati in pianificazioni e strategie di ampio respiro, finiscono sistematicamente per produrre incredibili cortocircuiti. L'Umbria – aggiunge - sconta ritardi pesanti in campi delicatissimi, a cominciare da quelli di rilevanza ambientale, rifiuti ed energia in primis, e di gestione del territorio, in termini di programmazione e pianificazione. Un campo in cui una buona parte del centrosinistra ritiene che le pianificazioni costituiscano freni allo sviluppo ed alla ripresa economica”.

“Nel campo energetico – aggiunge Goracci - il territorio regionale è esposto alle iniziative private, molto attente ad intercettare le incentivazioni economiche, ed alle incertezze, a volte vere e proprie contraddizioni, della politica e delle amministrazioni pubbliche. Di volta in volta, il dibattito si sposta su quella che è l'ultima, in ordina cronologico, delle iniziative proposte. In linea di principio debbano essere valutate con attenzione tutte le iniziative utili a ridurre l'uso di combustibili fossili per produrre energia: di certo è preferibile escludere l'uso dei rifiuti a tal fine, specie in impianti non appositamente progettati. Non devono esserci preventive chiusure per il solare, l'eolico, idrico ed anche per l'utilizzo delle biomasse. Ma una questione fondamentale e dirimente è come e dove poter realizzare installazioni ed impianti. L'Umbria avrebbe già da anni dovuto disporre di piani e norme precisi, senza esporre comunità e territori ad iniziative e progetti che possono essere meramente speculativi. Ogni progetto deve essere analizzato caso per caso, ma sarebbe preferibile farlo nell'ambito di norme e piani precedentemente individuati”.

Orfeo Goracci evidenzia infine che “ancora oggi la Giunta regionale procede con propri atti modificando di volta in volta regole precedentemente individuate. Sembra proprio che vengano predisposti aggiornamenti a richiesta, come nel caso dell'atto che fa scendere da 500 a 300 i metri di distanza tra un centro abitato ed una centrale a biomasse. Sarà necessario procedere con urgenza ad individuare obiettivi e strategie utili a sviluppare progetti per la produzione di energie da fonti rinnovabili previa l'individuazione di programmi e piani che portino a sintesi il dibattito che dovrà essere sviluppato in ogni sede utile, ad iniziare dal Consiglio regionale, con la partecipazione più ampia di cittadini e soggetti interessati”. MP/

Ultimo aggiornamento: 01/08/2012