(Acs) Perugia, 29 settembre 2015 - “La Giunta Regionale vada avanti e cancelli definitivamente le tariffe scontate che fanno dell'Umbria la piccola Lussemburgo delle multinazionali dell'energia. Lo richiedono i territori, che devono riavere i loro legittimi denari, e lo impongono l'equità fiscale e soprattutto il buon senso”. Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 stelle all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Andrea Liberati, esprimendo critiche alle dichiarazioni del vicepresidente della Giunta regionale, Fabio Paparelli, in merito alla decisione (http://goo.gl/IdCEI3) di aumentare il “canone per le concessioni di grande derivazione di acque pubbliche ad uso idroelettrico”. Misure che Liberati valuta “tardive e insufficienti”.
L'esponente di opposizione ricorda che “la Regione Basilicata ha accresciuto i canoni idroelettrici a 30 euro/Kw già nel 2004. Inoltre occorre conteggiare i canoni non più sulla potenza nominale degli impianti, che risale al 1950, ma su quella efficiente, come avviene in Abruzzo. La potenza effettiva del Polo idroelettrico di Terni è pari a 530mila Kw, ben superiore al parametro dei 300mila Kw individuato dall'Abruzzo per applicare i sovracanoni. Perché non farlo anche qui, restituendo le risorse ai territori, deprivati del bene acqua, con corsi di fiume deviati, impattanti impianti e cascate tenute artificialmente chiuse?”.
Per Andrea Liberati “è importante che il vicepresidente della Giunta regionale apprezzi l'enorme differenza tra potenza nominale ed effettiva: sarebbe come se noi pagassimo il bollo auto per una potenza pari a circa un terzo rispetto a quella effettiva. In questo modo si consente di incassare questo differenziale alle multinazionali, senza equità e progressività impositiva. Il vicepresidente della Giunta – aggiunge il consigliere regionale - sbaglia anche tecnicamente nel limitarsi a parlare della sola centrale di Galleto (comunque dalla potenza effettiva pari a ben 326mila Kw, oltre il triplo della potenza nominale), quando il Polo di Terni ha ovviamente una sua unitarietà idrografica e anche idroenergetica su cui praticare ben altri canoni. Su tutto questo – conclude - il M5S ha presentato una mozione e una proposta di legge. Faremo in modo che siano calendarizzate al più presto”. RED/mp