EMERGENZA DROGA: “ABNORME IL FENOMENO DELLO SPACCIO DI STUPEFACENTI A PERUGIA. MAGGIORE RIGORE E CONTROLLI SU AFFITTI E RESIDENZE” – NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)
09 Feb 2012 00:00
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(Acs) Perugia, 9 febbraio 2012 - "Il servizio televisivo trasmesso ieri (8 febbraio ndr) da La 7 su ‘Perugia città della droga’ ha riportato alla tristissima realtà i perugini, gli umbri e la politica regionale. Ci sono state mostrate le reali condizioni in cui la capitale dell’Umbria è caduta in questi ultimi 10 anni diventando una città pericolosa, in mano agli spacciatori soprattutto tunisini”. Così il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, che sottolinea come il servizio abbia mostrato tutta “l’abnormità del fenomeno dello spaccio, che ha assunto, nonostante gli encomiabili sforzi delle forze dell’ordine, una dimensione che grava come una cupola su tutta la città partendo dal centro storico”.
Secondo lì’esponente del Carroccio è ormai l’ora che la presidente della Giunta regionale “prenda atto della tragedia che per mano dei pusher tunisini sta colpendo Perugia e, come chiesto in una nostra mozione ancora in attesa di discussione, presenti formali proteste alle autorità tunisine e chieda l’intervento del governo nei confronti delle autorità di quel Paese al fine di bloccare il flusso di delinquenti che lasciano i loro deserti non per cercare un lavoro onesto, ma per alimentare e gestire il traffico di stupefacenti a Perugia. Crediamo che il sindaco di Perugia – aggiunge Cirignoni - debba dare un giro di vite sulla concessione delle residenze ad extracomunitari, operando anche seri controlli sull’adeguatezza, anche da un punto di vista igienico-sanitario, degli ambienti che si affittano”.
Cirignoni ritiene inoltre che si debbano attuare controlli mirati su “coloro i quali hanno già la residenza, e sui locali che abitano. E se i proprietari degli ambienti posti nel centro storico della città – aggiunge - non hanno il coraggio o la volontà di apporre il cartello ‘non si affitta a pusher e clandestini’ crediamo che occorrerà studiare il modo di far sì che per almeno un paio di anni questi covi di pusher rimangano sfitti, magari garantendo ai proprietari un indennizzo temporaneo. Perugia deve tornare una città universitaria con un centro storico abitato e nobilitato dalla presenza degli studenti”.
“Come vicepresidente della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose – conclude Cirignoni – porrò all’attenzione di questo organismo la necessità di approfondire le questioni legate al traffico di stupefacenti e ai suoi intrecci con la criminalità mafiosa, in Umbria e in particolare nel Capoluogo di Regione”. RED/tb