(Acs) Perugia, 24 giugno 2010 - Il consigliere regionale Massimo Monni (Pdl) ha presentato una proposta di modifica alla legge regionale n. 5 del 27 gennaio 2010, che disciplina le modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche, con cui si stabilisce che le Province (delegate dalla Regione all’effettuazione dei procedimenti di autorizzazione) adottino, il provvedimento di organizzazione per la costituzione degli uffici di vigilanza e controllo di cui al comma 4 entro il 30 settembre 2010.
Monni spiega che con l’entrata in vigore della nuova normativa regionale (3 giugno) le due Province di Perugia e Terni, che prima operavano in base alle vecchie disposizioni con controlli a campione, “si trovano ora a dover procedere con controlli su tutti gli interventi edilizi nelle località sismiche”. L’esponente del Pdl sostiene che gli uffici provinciali “sono a corto di personale e si sono trovati spiazzati: da una parte non potevano assumere (per il Patto di Stabilità), dall’altra la Regione non intendeva dare una proroga”.
Con la proposta di modifica, Monni intende “prorogare di 90 o 120 giorni il termine di autorizzazione al 3 settembre o al 3 ottobre prossimo venturo. Nella Provincia di Perugia (Settore Controllo Costruzioni) – spiega il consigliere regionale - ancora c’è molta confusione ed incertezza, perché gli addetti non sanno se riusciranno a rispettare i 60 giorni per dare l’autorizzazione alle pratiche depositate”.
L’esponente del Pdl ricorda, infine, che mentre alcune Regioni si sono adeguate a quanto disposto dall’art. 94 del dpr “380/01”, che prevedeva l’obbligo dell’”autorizzazione preventiva scritta del competente ufficio regionale per iniziare i lavori nelle località sismiche”, la Regione Umbria, che ha delegato per questo servizio le due Provincie, “ha continuato con il controllo mediante estrazione a campione, determinando, con l’entrata in vigore il 3 giugno della nuova legge regionale, una situazione di oggettiva difficoltà per gli uffici e di disagio per gli utenti”. RED/