(Acs) Perugia, 29 giugno 2010 – “A pensar male si fa peccato, ma è molto forte la sensazione che il manifesto di governatori e presidenti di province - teso a sollecitare il ministro Matteoli alla realizzazione della E-78 - sia più un atto politico e partigiano, piuttosto che una concreta sensibilità istituzionale”.
Il giudizio è del consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) che ritiene inaccettabile, “dopo anni di mancato rispetto della Legge Obiettivo da parte di Sindaci di sinistra e furbizie finalizzate a mettere in altre opere risorse e priorità, scaricare il problema esclusivamente su un Governo ed un Ministro di centrodestra.
Chi conosce la normativa, aggiunge il consigliere sa bene che i passaggi burocratici non sono ancora finiti e che, dopo una progettazione preliminare, seguono una progettazione definitiva, una progettazione esecutiva e la cantierabilità: tutte fasi che devono essere finanziate e che in tempi di vacche magre devono trovare una precisa priorità in Conferenza Stato-Regioni: cose che governatori e presidenti di provincia sanno bene, ma che fingono di ignorare”.
Ad essere ottimisti e se tutto andrà per il verso giusto, afferma Lignani Marchesani, “prima di vedere i cantieri ci vorranno almeno cinque anni, con precise assunzioni di responsabilità da parte dei governatori ed in particolar modo della Marini. Il tutto mentre altre fondamentali opere della Regione, in primis la Perugia - Ancona, sono ormai ad una fase di completamento e di cantierabilità dei 34 chilometri complessivi mancanti.
Il Centrodestra umbro conclude l'esponente del Pdl, farà la sua opera di sensibilizzazione nei confronti del ministro, cui non sfugge la priorità di un'opera fondamentale anche per la sua Toscana; gli enti locali spingano (e convincano) la governatrice umbra affinché in Conferenza Stato-Regioni ponga la priorità per la E-78. Altrimenti le sollecitazioni firmate a più mani sono solo mera propaganda e lasciano il tempo che trovano”. GC/gc