DROGA: “NO AI TEST NELLE SCUOLE, DANNOSI ANCHE PER LA PSICOLOGIA DELLO STUDENTE, MA AZIONI INTELLIGENTI DI PREVENZIONE SIN DALLE ELEMENTARI” - ROSI (PDL) SULLA MOZIONE PRESENTATA DA MONACELLI (UDC)

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06 Lug 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 6 luglio 2012 - “È importantissimo tenere i riflettori accesi sul fenomeno della tossicodipendenza, ma no ai test antidroga nelle scuole”. Così Maria Rosi (PdL), vice presidente della Commissione consiliare di Inchiesta sulle Tossicodipendenze, esprime il suo disaccordo su quanto proposto, in una apposita mozione, dal capogruppo consiliare dell'Udc, Sandra Monacelli.

 

Nel definirsi “perplessa” dalla proposta della consigliera di opposizione, Rosi ricorda come questi tipi di test siano “già stati bocciati dal Dipartimento politiche antidroga perché, oltre a violare la privacy, risulterebbero dannosi anche per la stessa psicologia dello studente che, in caso risultasse positivo, potrebbe raggiungere un marcato pericolo di emarginazione. I test antidroga per gli adolescenti – puntualizza Rosi -, potrebbero risultare tuttavia utili se effettuati in apposite strutture sanitarie coinvolgendo nei controlli lo stesso medico di famiglia”.

 

Nel sottolineare che anche “negli Usa questo tipo di prevenzione, effettuato direttamente nelle scuole, non ha dato risultati soddisfacenti, ma anzi ha aumentato l'abbandono scolastico”, Rosi rimarca l'importanza di “mettere in atto forti e intelligenti azioni di prevenzione sin dalle scuole elementari educando gli studenti, sin dalla giovanissima età, ai valori della legalità e della salute. Un lavoro – conclude – che la scuola è chiamata a portare avanti in stretta sinergia con le famiglie”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 06/07/2012