(Acs) Perugia, 26 luglio 2012 - “L'Umbria ancora una volta detiene il primato per quanto riguarda il consumo di eroina. In particolare la città di Perugia, secondo quanto emerge dalle analisi dei metaboliti degli stupefacenti nelle acque, risulta capofila con ben cinque dosi giornaliere ogni mille abitanti. Perugia quindi non si trova sul podio per la storia, la cultura, la prestigiosa università, che dovrebbero rappresentarla, ma è nei primi posti per l'ennesima volta nelle speciali classifiche del consumo di droga”. Lo sottolinea la capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale, Sandra Monacelli, evidenziando come negli ultimi due anni nel nostro Paese sia “calato complessivamente il consumo di eroina, cocaina e metanfetamina e l'uso di cannabis è rimasto più o meno stabile, mentre è aumentato il consumo di sostanze micidiali come ecstasy e ketamina”.
“Le morti per overdose, lo spaccio e il giro incalcolabile di denaro e di malavita che ne consegue, continuano in maniera indecente e inaccettabile ad essere il marchio che contraddistingue Perugia – afferma Monacelli -. Il problema principale non deve però essere quello di riqualificare in maniera, per così dire, formale, l'immagine di Perugia agli occhi del Paese. La città deve essere riqualificata in concreto, prima di tutto agli occhi dei perugini. Questa ennesima doccia scozzese non deve indurre alla solita indignata recriminazione del momento, ma all'applicazione responsabile di azioni e iniziative da parte di tutte le istituzioni, volte ad adottare un deciso contrasto al dilagante fenomeno della droga”.
“La Commissione d'inchiesta del Consiglio regionale su tossicodipendenze, mortalità per overdose e fenomeni correlati – prosegue la consigliera Udc - non può rimanere indifferente di fronte all'ennesimo campanello d'allarme lanciato questa volta dall'Istituto di ricerche farmacologiche 'Mario Negri', prendendo atto di una condizione che necessita di iniziative non più procrastinabili. In tempi decisamente celeri devono essere messi in campo strumenti concreti ed efficaci; la stessa Commissione dovrà a breve esaminare la mia iniziativa di introdurre i test antidroga nelle scuole. Auspico che prima dell'inizio dell'anno scolastico questa proposta possa essere valutata in maniera seria e obiettiva lasciando da parte, se possibile, falsi moralismi e sterili prese di posizione, agendo per il bene della comunità che mai come ora ha bisogno di provvedimenti concreti e non di chiacchiere infruttuose”. RED/PG