“Dopo mesi di accuse a centrodestra e civici oggi è la sinistra a spianare la strada alla privatizzazione”

Nota dei consiglieri regionali di opposizione che attaccano "la delibera di Ferragosto della Giunta Proietti”

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19 Ago 2025 09:25

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(Acs) Perugia, 19 agosto 2025 – “Dopo mesi di accuse a centrodestra e civici, oggi è la sinistra a spianare la strada alla privatizzazione della sanità”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali di opposizione Donatella Tesei, Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo Arcudi ((Tesei Presidente – Umbria Civica).

“La delibera approvata dalla Giunta Proietti in pieno Ferragosto – spiegano i consiglieri di opposizione - rappresenta uno spartiacque che non può passare sotto silenzio. Con quell’atto, datato 13 agosto, si dà mandato alle Aziende sanitarie territoriali di sottoscrivere accordi con le strutture private convenzionate, sia quelle già accreditate sia quelle che presenteranno manifestazione di interesse, per garantire diagnostica, visite specialistiche e persino interventi chirurgici. Un provvedimento che sancisce in modo inequivocabile la scelta della maggioranza: saranno i privati a reggere il sistema sanitario regionale, nel tentativo disperato di arginare liste d’attesa ormai fuori controllo e una mobilità passiva che svuota ogni anno le casse umbre e costringe migliaia di cittadini a curarsi altrove”. 

“Quello che indigna – sottolineano i consiglieri di opposizione - è la memoria corta, o forse la malafede, della sinistra. Solo pochi mesi fa, in campagna elettorale, Proietti e la sua coalizione accusavano la Giunta Tesei, il centrodestra e civici, di voler ‘svendere’ la sanità pubblica, di voler aprire la porta a una privatizzazione strisciante. Oggi, con una delibera approvata in sordina, compiono esattamente ciò che ci contestavano, anzi di più: il budget stanziato per il privato è lo stesso del 2024, con in più un surplus stimato fino al 10% per l’ortopedia, settore dove il pubblico è in gravissima difficoltà. La Giunta Proietti, insediata da appena nove mesi, non solo ammette implicitamente il fallimento delle proprie politiche sulla sanità pubblica, ma si affida a doppio filo al privato, spalancando un mercato che potrebbe generare anche contenziosi tra vecchi e nuovi soggetti accreditati. E il fallimento è certificato da un dato inequivocabile: le liste d’attesa, che a settembre 2024 erano pari a circa 44.000 prestazioni, nel giugno 2025 hanno raggiunto quota 88.000. Un dato allarmante che testimonia la totale incapacità di abbattere le liste d’attesa non in tre mesi come gridato e promesso reiteratamente dalla presidente in campagna elettorale, ma neppure in dieci”. 

“È bene chiarirlo: noi – continuano i consiglieri di centrodestra - non abbiamo mai demonizzato il ruolo delle strutture private accreditate, che rappresentano da sempre un complemento importante e necessario al sistema sanitario. Ciò che non accettiamo è l’ipocrisia di una sinistra che, per anni, ha agitato lo spettro della privatizzazione come arma propagandistica contro il centrodestra e civici, salvo oggi praticarla con zelo ancor maggiore. Questa delibera dimostra che il campo largo ha ingannato gli umbri: ha vinto le elezioni nel nome della difesa della sanità pubblica e oggi decreta che senza il privato il sistema regionale non regge. La differenza è che noi abbiamo sempre parlato con chiarezza e trasparenza, senza infingimenti ideologici, loro invece hanno scelto la strada della mistificazione, accusandoci di ciò che ora praticano con entusiasmo”. 

“Il risultato – concludono i consiglieri di opposizione - è sotto gli occhi di tutti: la sanità umbra è allo stremo, le liste d’attesa si allungano in maniera drammatica, la mobilità passiva esplode e l’unica risposta che la Giunta Proietti riesce a dare è una resa incondizionata al privato, dopo aver imposto ai cittadini un aumento delle tasse da oltre 180 milioni di euro. La presidente Proietti e la sua maggioranza hanno gettato la maschera. Ora gli umbri hanno la certezza che chi si proclamava paladino della sanità pubblica è lo stesso che, dietro le quinte, ha scelto la via della privatizzazione”. RED/dmb

Ultimo aggiornamento: 04/09/2025