“Domani torna in Aula la mozione sul decreto energia”
Nota di Luca Simonetti (M5S): “L’attuale quadro normativo, favorendo implicitamente i mega-impianti, rischia di rendere inapplicabili le norme della legge regionale 7/2025”
10 Dic 2025 15:50
1 minuto, 49 secondi
(Acs) Perugia, 10 dicembre 2025 - “Domani, nel corso della seduta del Consiglio regionale dell’Umbria, presenterò nuovamente la mozione con cui chiedo alla Giunta di impegnarsi a promuovere presso il Governo nazionale tutte le azioni necessarie per la revisione del decreto legge 175/2025 (Transizione 5.0), noto come Decreto Energia. Sono costretto a riproporla dopo che, nella scorsa seduta del 27 novembre, la richiesta di urgenza e di discussione immediata era stata bocciata dai gruppi di minoranza di centrodestra”. Lo dichiara il consigliere regionale Luca Simonetti (M5S).
“Visto il persistente disinteresse del Governo nel modificare questa norma, che in questi giorni è apparso sempre più evidente, ritengo - spiega Simonetti - che la nostra Assemblea legislativa non possa voltarsi dall’altra parte di fronte al caos normativo generato dall’ultimo DDL Energia. La situazione è ormai insostenibile e sta infliggendo un danno gravissimo alle nostre aziende, agli investitori e a tutto il tessuto socio-economico dell’Umbria. Con la mozione che ripresento intendo affrontare le criticità introdotte dal decreto legge 175/2025, che ha di fatto abolito la possibilità per le Regioni di individuare le aree non idonee all’installazione dei grandi impianti agrivoltaici, mettendo al tempo stesso a rischio le Comunità energetiche rinnovabili. L’attuale quadro normativo, favorendo implicitamente i mega-impianti, rischia di rendere inapplicabili le norme della legge regionale 7/2025 pensate proprio per sostenere i progetti di piccola e media taglia e le Comunità energetiche. Questo vanifica gli sforzi per un’autonomia energetica diffusa e sostenibile e compromette la tutela del paesaggio, che rappresenta un elemento identitario e una risorsa fondamentale per l’Umbria”.
“Con la mozione - prosegue il consigliere di maggioranza - chiedo che venga restituito alle Regioni il potere di definire le aree non idonee, per salvaguardare i paesaggi identitari dell’Umbria, ma anche quello di individuare ulteriori aree idonee e di attuare strumenti di governo del territorio efficaci. Rivolgo quindi un appello all’unità e alla responsabilità di tutti i gruppi consiliari, compresa l’opposizione che nella precedente seduta aveva impedito la discussione. Domani è l’occasione per tutti i membri dell’Assemblea, senza distinzione di schieramento, di dimostrare concretamente la volontà di tutelare l’Umbria e il suo futuro energetico e paesaggistico. Mi auguro - conclude - che ci sia piena convergenza da parte di tutta l’Aula, per dare alla Giunta regionale un mandato chiaro e forte ed avviare con urgenza un percorso di concertazione con il Governo nazionale”. RED/mp
