DISTURBI MENTALI: “IN UN ANNO RADDOPPIATA LA SPESA PER LE CURE FUORI REGIONE” - ZAFFINI (FLI) INTERROGA LA GIUNTA

Il consigliere regionale di Futuro e libertà, Franco Zaffini punta il dito sulla spesa extraregionale per i disturbi mentali, che definisce “fuori controllo” e che “costa alla sanità umbra oltre un milione e 200mila euro per il 23 per cento dei casi che si rivolgono a strutture situate fuori dai confini regionali”. Nel sottolineare che “ in un anno i costi per la cosiddetta mobilità passiva nell’ambito delle patologie psichiatriche sono quasi raddoppiati”, Zaffini ha posto il tema all’attenzione dell’Esecutivo regionale con un’interrogazione, nella quale chiede “interventi urgenti per offrire un’adeguata assistenza sanitaria per i disturbi mentali entro i confini umbri, con il conseguente contenimento e ridimensionamento del fatturato extraregionale”. 
 

Data:

08 Giu 2011 01:00

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(Acs) Perugia, 8 giugno 2011 - “Una spesa extraregionale per i disturbi mentali fuori controllo, che costa alla sanità umbra oltre un milione e 200mila euro per il 23 per cento dei casi che si rivolgono a strutture situate fuori dai confini regionali”. E’ quanto dichiara il consigliere Franco Zaffini, riferendosi ai dati sulla mobilità passiva dell’Aus (Agenzia Umbria sanità).

In un anno – dice Zaffini – i costi per la cosiddetta mobilità passiva nell’ambito delle patologie psichiatriche sono quasi raddoppiati. Nel 2008, infatti, era il 22 per cento dei pazienti affetti da disturbi mentali a rivolgersi fuori regione, spendendo poco più di 650mila euro. Nel 2009 – prosegue – a fronte di un numero di utenti sostanzialmente invariato, la Regione ha speso una cifra incredibilmente alta e di certo non congrua al flusso extra territoriale”.

 

Il consigliere di Futuro e libertà ha posto il tema all’attenzione dell’Esecutivo regionale con un’interrogazione nella quale chiede “interventi urgenti per offrire un’adeguata assistenza sanitaria per i disturbi mentali entro i confini umbri, con il conseguente contenimento e ridimensionamento del fatturato extraregionale”.

 

Il vertiginoso aumento di spesa – sostiene ancora Zaffini – è il sintomo di quanto i servizi sanitari psichiatrici, il sistema dell’ ‘spdc’ (servizi psichiatrici diagnosi e cura) per intenderci, siano inefficienti e privi di un coordinamento di base in grado di gestire e razionalizzare le risorse, oltre che garantire un’assistenza virtuosa ai pazienti sul territorio”.

Secondo Zaffini è, inoltre, “verosimile ritenere che il trend incrementale di spesa venga confermato anche per il 2010, i cui dati sono ancora in fase di elaborazione. Questa situazione – dice – diventa ancor più preoccupante in vista della piena attuazione del federalismo fiscale, quando le risorse deriveranno completamente dalla fiscalità regionale, anziché dal fondo nazionale, e risulterà strategica l’offerta sanitaria umbra che dovrà dimostrarsi efficace ed appropriata per qualità e quantità. Esattamente il contrario di oggi”.

 

Per Zaffini, infatti, il fatturato extra-regionale in Umbria “rappresenta, in generale, una parte eccessivamente rilevante della nostra spesa; ci sono numerose attività specialistiche, sia diagnostiche che terapeutiche, per le quali i pazienti umbri si rivolgono a strutture pubbliche o private, a volte appena fuori regione, per risolvere i propri problemi di salute, mettendo in evidenza tutte le carenze sistematiche della nostra sanità. Occorre, sin da ora – chiosa l'esponente di Fli - che le croniche inefficienze del sistema sanitario, come quella relativa ai disturbi mentali, e sulle quali teniamo gli occhi bene aperti, siano oggetto di un’analisi approfondita che rilevi cosa i pazienti cerchino fuori regione e se trovino una risposta appropriata alle necessità non soddisfatte localmente. Questo, al fine di elaborare interventi che evitino l’emorragia di pazienti e di risorse preziose”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 08/06/2011