Diritto all'interruzione di gravidanza
Il consigliere Thomas De Luca (M5S), facendo riferimento alla seduta di domani, annuncia: “presenteremo emendamenti alla mozione pro-vita della Lega per la concreta esigibilità della libertà di scelta”
10 Lug 2023 13:39
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(Acs) Perugia, 10 luglio 2023 - “Il diritto all'interruzione di gravidanza – spiega De Luca - è un diritto fondamentale sancito dalla legge italiana n°194/1978, che garantisce alle donne la possibilità di decidere in autonomia sulla propria salute riproduttiva. In Umbria questo diritto non è garantito. Questo perché non tutte le strutture sanitarie assicurano alle donne questo percorso assistenziale sicuro, riservato e rispettoso della loro dignità. Riteniamo assolutamente necessario presentare alcuni emendamenti proponendo delle modifiche alla mozione presentata dalla Lega avente per oggetto ‘Sostegno alle donne in gravidanza e alla vita nascente’. Il dibattito sull'atto in discussione nella seduta di domani dell'Assemblea legislativa non può prescindere dalla concreta esigibilità della libertà di scelta. La Regione dovrebbe mettere a disposizione risorse per garantire i servizi attraverso il servizio sanitario regionale, non finanziare non meglio identificati soggetti privati che possano promuovere iniziative non sicure e non garantite. Le strutture qualificate ci sono e sono i consultori pubblici presenti nella nostra regione, al cui interno è necessario garantire interno la presenza strutturale di psicologi”.
“È inoltre necessario – conclude il consigliere regionale - pensare non solo a ciò che accade tra il concepimento e la nascita ma soprattutto al dopo. Se questa Regione vuole concretamente contrastare la decrescita demografica dovrebbe soprattutto prendere atto che oggi fare figli in Umbria è un lusso che non tutti possono permettersi, in primo luogo le donne. Donne che una volta madri non trovano alternativa all'abbandono del lavoro o alla costrizione della propria genitorialità magari per lavori sottopagati con cui sostenere rette di asili nido privati e baby sitter, nella piena inconciliabilità dei ruoli”. RED/mp
