DIGITALE TERRESTRE: “IL CONSIGLIO REGIONALE INTERVENGA SUL RISPETTO DEI TEMPI CONCORDATI PER IL PASSAGGIO ALLA NUOVA TECNOLOGIA” - NOTA STUFARA (PRC-FDS)

Il capogruppo regionale del Prc–Federazione della sinistra Damiano Stufara chiede che “il Consiglio regionale si pronunci tramite un atto unitario di tutti i gruppi per garantire il rispetto delle scadenze precedentemente fissate, che prevedono l’abbandono del servizio di radiodiffusione televisiva in tecnologia analogica per la fine del 2012”. Per Stufara un passaggio al digitale terrestre anticipato alla fine del 2011 danneggerebbe le emittenti locali e la libertà di informazione.

Data:

24 Gen 2011 00:00

Tempo di lettura:

1 minuto, 45 secondi



(Acs)
Perugia, 24 gennaio 2011 - “La richiesta fatta dall'AgCom al ministero dello Sviluppo economico di anticipare alla fine del 2011 il termine della cessazione del servizio di radiodiffusione televisiva in tecnologia analogica sull’intero territorio nazionale rappresenta un autentico 'taglia fuori' ai danni delle emittenti locali, con evidenti ricadute sia sui lavoratori del settore che sugli utenti. Che la condivisione delle scelte non sia esattamente la principale preoccupazione dell'attuale Governo è ormai cosa nota, ma un eventuale avallo della proposta dell'AgCom di un nuovo calendario per la digitalizzazione rappresenterebbe un intollerabile voltafaccia, che risponderebbe solo alle esigenze del famigerato duopolio mediatico targato Rai e Mediaset”. Lo afferma il capogruppo regionale del Prc – Federazione della sinistra Damiano Stufara.

 

Per Stufara dunque “bene ha fatto dunque la Giunta regionale a pronunciarsi contro tale ipotesi; in un Paese che nella classifica di Reporter sans frontière relativa alla libertà d'informazione si colloca al quarantesimo posto, che è pervaso dal conflitto di interessi tuttora irrisolto fra le attività imprenditoriali del premier e il suo incarico governativo, che a più riprese è stato oggetto di richiami da parte del Parlamento Europeo per l'alto livello di concentrazione e controllo governativo sopra radio e televisioni pubbliche, nonché per la continuata criminalizzazione e diffamazione operata attraverso i media, una digitalizzazione a marce forzate si configura a tutti gli effetti come un ulteriore bavaglio”.

 

“Il gruppo consiliare del Partito della Rifondazione Comunista per la Federazione della Sinistra – conclude Damiano Stufara - ritiene dunque necessario che le istituzioni regionali rafforzino il proprio impegno in difesa delle emittenti locali e della libertà d'informazione, facendo sì che il passaggio al digitale rappresenti realmente un'occasione di crescita per tutti. In tal senso – conclude - proponiamo che il Consiglio regionale si pronunci tramite un atto unitario di tutti i gruppi per garantire il rispetto delle scadenze precedentemente fissate, che prevedono l’abbandono del servizio di radiodiffusione televisiva in tecnologia analogica per la fine del 2012”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 24/01/2011